Una Fetta Di Paradiso: agosto 2012

mercoledì 29 agosto 2012

Alla Mia Nonna Maria


Agonia è una parola chiave, è sinonimo di fine, fine della vita su questa terra e inizio di nuova vita altrove. Anni fa non avrei mai pensato di poter credere a qualcosa di simile, ma oggi affermo di sì, io credo, credo che ci sia qualcosa oltre la morte, un posto dove i nostri cari defunti aspettano il nostro arrivo, credo che in punto di morte attorno a noi si staglino le persone che abbiamo amato in vita e che non sono più accanto a noi da anni, tra i vivi ci sono anche gli spiriti. E credo questo perché l’ho vissuto, in seconda persona, nei giorni scorsi, l’ho vissuto dalle parole di una persona a me cara, che ha perso la persona più importante della proprio vita, lo vivo quando leggo o ascolto di storie pre-morte, perché il credere è parte di ciò che siamo, ed io credo. Il viverlo da spettatore è toccante, pensi che non possa essere vero ma io l’ho visto nei suoi occhi, occhi velati, occhi assenti, occhi ciechi per noi mortali, occhi che vedono solo ciò che noi non riusciamo a vedere, perché ancorati qui sulla terra tra i vivi, lei guarda oltre, e gesticola, si porta la mano alla bocca, come se stesse assaporando qualcosa, e ci mette impegno, e indica davanti a sé, con la mano aperta, come esortando la venuta verso di sé, e guarda, con quegli occhi velati, guarda sua madre, sul lato destro del suo letto, e sua sorella sul lato sinistro, continua a gesticolare, e quando ti chini su di lei e la chiami, si gira verso di te ma non guarda te, guarda chi è dietro di te o affianco a te, ma tu non vedi, e lo sguardo è pieno di attesa. Non vedo paura, ma attesa. Lei è in questo stato da sabato, un’agonia lunga, un’attesa snervante per il trapasso, sì perché qui lascia i suoi figli, amore eterno per una madre ma al contempo vuole andare incontro alla sua famiglia di origine, i suoi genitori, la sua mamma e le sue sorelle, altro amore eterno, e così è in mezzo, tra la vita e la morte, con un piede nella fossa e uno sul selciato, sbiascica, non si comprende più cosa dice, anche la sua bocca è stanca, stanca di parlare, di lamentarsi dal dolore provocato dalle ferite da decubito, stanca di riconoscere chi le è attorno, stanca di rispondere a chi la chiama insistentemente per auto convincersi che è reattiva, quando invece è in agonia. Il dolore di una donna,  che è stata figlia, che è stata madre, che è stata nonna, il dolore di una donna forte, compassionevole, sempre serena e accomodante, una donna vera, una grande lavoratrice, sempre ben organizzata, una gran cuoca, una ricamatrice professionista, un punto di riferimento per noi nipoti, per i suoi figli, generi e nuora, una donna tanto amata, la mia cara nonna Maria. Nonna, so che è questione di ore, ormai ti trascini da giorni, so che presto il telefono squillerà e la notizia mi porterà tanta tristezza, ma credimi se ti dico che sono felice perché potrai ricongiungerti con i tuoi cari, tanto invocati in questi giorni, e nell’amarezza del momento prego che tu possa andare al più presto verso loro, perché qui la tua vita si è esaurita, hai trascorso più del tempo che qualsiasi essere umano poteva trascorrere sulla terra ed è ora che tu ti ricongiunga con i tuoi genitori, le tue sorelle, tuo marito, in uno stato di beatitudine che solo l’aldilà sa dare, nonna non ti preoccupare, resterò io accanto alla mamma, insieme a Pietro, così come Ilaria, Ida, Maria Letizia e Vincenzo, staranno con zia e zio, i tuoi figli non saranno soli, e in questo immenso dolore perché perdere te, per me, è come perdere una seconda mamma, ti abbraccio forte e ti mando un bacio, stai serena ci rivedremo un giorno, e finalmente avremo tempo di sferruzzare insieme, come quando davanti alla finestra, da piccola, io contavo le auto e tu ricamavi lunghe coperte, in attesa che il giorno passasse, quel giorno è finito nonna, puoi riposare ora. Ti voglio immensamente bene, tua nipote Valentina.
 

 

lunedì 27 agosto 2012

Dolce di cocco


Ingredienti:
200 gr farina 00
180 gr zucchero
80 gr polpa cocco essiccata tritata
80 gr burro
1 bustina lievito dolci
1/2 scorza grattata limone biologico
10 gr zucchero a velo
125 cl latte
1 uovo

Procedimento:
Setacciare la farina a fontana in un recipiente e aggiungere al centro il lievito e lo zucchero, unire la scorza e il cocco.

In un altro recipiente sbattete l'uovo con il latte e il burro, fuso a parte,
 
aggiungere alla farina, 
 e mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo ed elastico.
 Versare in uno stampo imburrato ed infarinato, nel mio caso a cupola
e mettere in forno già caldo a 180° per 45 minuti.
Quando la torta è dorata e con la prova stecchino risulta secca all'interno, è pronta. Tiratela fuori e fatela freddare su una griglia, una volta fredda spolverate di zucchero a velo.
 
 
 

Dieta?! Qualcosa che si mangia? - Dolce Di Yogurt E Cacao


L’ho ammetto: quest’estate sono leggermente lievitata, come avrebbe detto la mia insegnante delle medie “sei una falsa magra”, in effetti di magro c’è ben poco, ecco forse i polsi e le caviglie, ma tutto il resto mi si è ampliato. Il brutto delle diete non è tanto raggiungere il peso forma è mantenerlo, perché non so voi, ma io ogni volta che mi metto a dieta, l’obiettivo lo raggiungo, ma poi per mantenerlo devo fare il diavolo a quattro! E puntualmente dopo qualche mese sono punto e accapo, grrrrrrr!
Ho sempre pensato di essere io quella al contrario, vi spiego meglio: matrimonio in vista? L’unica che non ha perso un etto ero io, e a chi mi diceva ‘vedrai quanto perderai’ guardavo laconica e torva aspettando la perdita, ma il nulla; pertanto giorno del mio matrimonio unica sposa con tutta la zavorra addosso!
Prima dieta seria nel lontano 2001, presso un professionista del campo, un dietologo con la ‘D’ maiuscola. Mi ero detta ‘ questa volta farò faville’ eccerto Vale, le faville le hai fatte, ti sei ammazzata di ginnastica, nuoto e pesavi anche l’aria che respiravi, i chili son andati via in 4 mesi ed avevo raggiunto un vitino da vespa senza l’asportazione di alcuna costola, stavo da dio nei miei 57 kg, anche se la gente maligna mi diceva ‘nooooooooooo, hai perso troppo, stavi meglio prima’, ‘prima?’ no vi rendete conto la gente, gode sempre sulle sventure degli altri, come se provasse piacere a vederci schiattare per raggiungere poi il peso forma, perché certo non ero una silfide, però stavo davvero bene. Ecco ora io nulla mi vogliano i nutrizionisti, dietologi o comunque i professionisti del ramo, ma io sono pienamente in disaccordo sulla dieta di mantenimento, perché se una deve stare a stecchetto 4/5 mesi, tra alimentazione, nuoto, ginnastica, 10.000 passi al giorno e poi dopo suddetto periodo si vede reinserirsi alimenti che col tempo provocano nuovamente sovrappeso, dico io ma perché non continuare a mangiare ciò che è prescritto nella dieta alimentare che ci ha fatto perdere tutto il peso? Non sarebbe più saggio evitando così inutili coinvolgimenti a cibi che se prima ci facevano ingrassare, dopo la dieta dovrebbero farci dimagrire? Ecco questo punto non mi è chiaro soprattutto perché ho provato sulla mia pelle il risultato, e vi confermo che se continuate ad ingerire le pietanze prescritte nella dieta non prenderete neanche un misero etto, se invece, riprendete a mangiare con quella di mantenimento, tempo un paio di mesi e starete punto e accapo.
La 2^ esperienza l’ho fatta nel 2006 presso un  nutrizionista, che a differenza del dietologo, non mi faceva pesare un tubo e mi permetteva di mangiare 6 piccoli pasti al giorno con il week end allo sbando, nel senso che potevamo mangiare (io e   mio marito, perché ve lo dico, preparare 100 cucine mentre si è a dieta è deleterio) il sabato sera pizza e birra o coca, domenica a pranzo un primo carico, che non significa che c’era il tritolo bensì era ripieno, tipo tortellini, ravioli, lasagna, ecc e dulcisis in fundo il dessert…..ahaaaaaaaa mio momento catartico della settimana, ovviamente una porzione non tutta la torta. Il brutto di questa dieta era che dopo il week end impiegavamo 4 giorni a perdere peso, infatti ci pesavamo il giovedì, per non sentirci dire che avevamo sgarrato. Anche in questa dieta persi abbastanza, ma a differenza dell’altra non c’era poi una dieta di mantenimento, perché il nutrizionista vi insegna a mangiare bene, infatti a seconda del periodo, noi mangiavamo castagne, uva, fichi, cachi, panettone, colomba, uova di pasqua, cocomeri, gelato, sempre rispettando la porzione. Con questa dieta persi abbastanza circa 8 chili, nei punti giusti, mantenni il risultato per bene 2 anni, guarda caso coincise con l’anno dei miei esperimenti culinari, da allora non ho più smesso e ho dovuto lottare con me stessa per mantenere un certo peso, sperimentando inoltre libri lambertiani o dukaniani, con scarsi risultati, ma quest’estate tutto si è andato a far benedire… il primo che mi dice che l’estate fa perdere peso lo monto! Toccato nuovamente il fondo riparto da oggi, non vi scrivo il peso, ma vi dico che ne è abbastanza, e vi comunicherò settimanalmente il risultato perso. Ma non temete, continuerò a mostrarvi le mie dolcezze, con l’unica differenza che andranno nelle fauci di qualcun altro, sigh L!
Per oggi vi dedico questa ricetta per l’appunto dietetica, però non prendetemi sempre in parola, sempre un dolce è.
Dolce DI Yogurt e Cacao (senza aggiunti di grassi)
Ingredienti:
100 gr farina 00
3 uova
180 gr zucchero
125 gr yogurt bianco naturale
50 gr cacao amaro in polvere
200 ml latte
1 cucchiaino lievito per dolci
1 bustina vanillina
zucchero a velo per la decorazione
Procedimento:
In una ciotola sbattere a lungo le uova con lo zucchero, fino a raddoppiare il loro volume.
Aggiungere il cacao setacciato,
a parte unire il latte con lo yogurt , la vanillina e il lievito,
aggiungere la farina poco per volta, mescolando ad ogni aggiunta dal basso verso l'alto per non smontare il composto.
Imburrare lo stampo (se proprio state a dieta dieta, foderate con carta forno bagnata e strizzata) e versarci il composto.
Mettere in forno preriscaldato a 180° per 50/60 minuti.
Togliere dal forno, far freddare e decorare con lo zucchero a velo.


N.B. Resta abbastanza umido all’interno.

sabato 25 agosto 2012

Torta Zebrata Arcobaleno


…e perché nel mio cuore splende sempre il sole e un bellissimo arcobaleno, così come in questi muffin così in questa torta, sperando vi allieti gli animi e i palati, vi dedico la Torta Arcobaleno. Questa torta può essere preparata con qualsiasi tipo di base, l'essenziale è che sia bianca, quindi vanno bene i pan di spagna, le torte margherita, paradiso, ciambelloni semplici, ecc.
La torta che ho usato io è:
Ingredienti:
350 gr farina 00
180 gr burro
175 gr zucchero
3 uova e 1 albume
1 bustina lievito in polvere
2 bustine vanillina
3 dl latte
sale un pizzico

Procedimento:

Sbattere i tre tuorli con lo zucchero, mescoliamo il burro fuso
 e poco per volta la farina alternata con il latte,
amalgamate il lievito, il sale e i tre albumi montati a neve ferma,
mescolando dal basso verso l'alto, procuratevi 4 o 5 scodelline a seconda di quanti colori vorrete usare e dividete l'impasto in ugual misura in ognuna, aggiungendo del colore, così


Poi versate nello stampo imburrato, procedendo dal centro dello stesso,
aggiungete i colori alternandoli, così
fino a terminarli tutti.

In forno caldo per 45 minuti a 180°, nello stampo da 20 cm, guardate:

Tazzine fantasia al Mars



Dicono che questo week end arrivi ‘Beatrice’… mi chiedo questa modo di dare un nome ad ogni evento climatico da dove nasca, sicuramente in passato l’Italia non è mai stata così fantasiosa negli aspetti climatici, per lo meno non così tanto come in questo ultimo periodo, tanto da emulare forse l’America, che conosce bene le intemperie del caso e lì forse il dare un nome alla imminente catastrofe climatica può avere anche un senso, ma qui, sinceramente, la cosa mi mette allegria e tristezza al contempo. Finora son arrivati in ordine sparso Nerone, Caligola, Caronte, Lucifero, Beatrice,  chissà quanti ancora ne arriveranno con l’autunno alle porte e scommetto che presto in Italia scoppierà anche il toto nome, tipo per le gravidanze, ‘che nome gli mettiamo al tifone previsto per questa settimana?’ oppure ‘oh arriverà un acquazzone senza impari come lo chiamiamo?’ e lì giù i nomi più significativi, nomi che ognuno di noi possa ricordare e che ogni giornalista sarà entusiasta di ‘smaronarci’ sui tabloid e in tv incutendo paura o esasperazione, a seconda dei casi, finché non arrivi qualcos’altro che distolga l’attenzione. Mi chiedo che fine abbiano fatto le acque chete di una volta o le soavi nevicate o le folate di vento che sì ci staccavano le tende da sole ma per lo meno non incutevano terrore pensando che Lucifero era alle porte… l’Italia delle ‘cose in grandi’ anche negli aspetti climatici… mah! Allietiamoci con questi dolcetti, in previsione dell’arrivo della bella Beatrice, che spazzerà via questo caldo afoso e porterà con sé acqua, grandine, trombe d’aria, ma non temete, anche tanto fresco!

Ingredienti:
350 g cioccolato fondente
20 pirottini di carta o alluminio
160 g barretta Mars a pezzetti
120 ml panna da cucina
80 g cioccolato bianco

Procedimento:
Sciogliete in una terrina il cioccolato fondente a bagnomaria.

Con un pennello alimentare stendete uno strato nei pirottini, fate freddare in freezer e ripetete l'operazione per tre volte, fino a quando vedrete che si è formato uno strato di cioccolato ben saldo.


Nel frattempo fondete in un tegamino i pezzetti di Mars con la panna da cucina.

Riempite i pirottini per quasi 2/3 del volume.
Poi chiudete il cestino con il cioccolato fondente fuso rimasto.
Ponete in freezer a far rapprendere.
Nel frattempo fate fondere a bagnomaria il cioccolato bianco.
Create una sacchetta a poche con la carta da forno e decorate i cioccolatini, tolti dal freezer, con fantasia .
 

 

Cheesecake Alle Verdure Miste


Ingredienti:
125 gr grissini al pomodoro
140 gr burro morbido
400 gr formaggio spalmabile
Un barattolo di verdure miste
(andrebbe bene la giardiniera ma per dare un tocco in più, ho usato il condimento per l’insalata di riso/pasta) (le verdure presenti sono: peperoni, sedano, cipolline, carote, pomodori, piselli)
150 ml panna da cucina
8 gr fogli gelatina
q.b. rosmarino
q.b. sale e pepe 
Procedimento:
Frullate i grissini con il burro morbido (meglio non sciolto a bagnomaria perché resta più digeribile).
Livellateli nello stampo, foderato di carta da forno bagnata e strizzata.
Ponete in freezer per 30 minuti.
Nel frattempo sciogliete in acqua fredda i fogli di gelatina ed una volta pronti, strizzateli e metteteli in un recipiente dove avrete fatto scaldare la panna liquida, senza farla bollire.
Lavorate a crema il formaggio spalmabile,
 versate il barattolo di verdure miste,
aggiustate di rosmarino, sale e pepe ed infine versateci la panna con la gelatina. 
Mescolate bene e versate, livellando, sulla base di grissini.
Ponete in frigorifero per 4 ore.
Una volta pronto, togliete la carta forno e decorate, io ho aggiunto 4 pomodorini varietà Piccadilly tagliati simil conchiglia.
E’ un piatto fresco, adatto per un pranzo estivo o un pic nic all’ultimo grido J .


lunedì 20 agosto 2012

Ferie Finite…! - Torta Di Riso Con Cacao E Pinoli


Ciao a tutti, oggi mi sento particolarmente bene. E’ lunedì, ho ripreso a lavorare sebbene lo studio sia effettivamente chiuso per ferie, ma l’ultimo periodo era diventato un inferno tra telefonate e gente che arrivava per le più svariate motivazioni, praticamente ci è stato impossibile affilare due giorni di lavoro fatto bene. Così finita la settimana di Ferragosto in cui son stata in ferie, ferie cittadine direi, mare, montagna, cenette sul balcone, pranzetti on the beach, passeggiate cittadine, diciamo che mi son goduta la vita estiva della città e devo dire che non si sta male, anzi! Meno folla per tutto, meno file alle casse nei super, meno gente per la strada, meno file alle poste, spiaggia abbastanza sgombra, mare pulito, insomma una settimana dedita alla calma e al relax, la città offre abbastanza svaghi, meno male, credevo di risentirne ed invece abbiamo deciso che l’anno prossimo ce ne faremo due di settimane in città J !!!
Ovviamente in questa settimana a parte il post delle torte non ho inserito l'altro lunedì, come vi avevo anticipato, mi son data da fare ugualmente! Inverno od estate, autunno o primavera, quando si ha il forno/fornello nelle vene si spignatta sempre e comunque! Questa è una mia teoria, certo il forno è un po’ stressato, ma ne vale sempre la pena, devo sperimentare, non mi posso fermare, la concorrenza è ovunque L !!! Comuuunque….
Questo lunedì vi voglio proporre qualche ricettina sfiziosa, giusto per non perdere il ritmo.
Pertanto ecco a voi:
Torta di riso con cacao e pinoli
Ingredienti:1/2 kg di riso tipo arborio
250 gr zucchero
3  tuorli
1 L di latte
100 gr cacao amaro
70 gr pinoli
scorza di 1 limone
1 fialetta di vaniglia
cannella in polvere
3 cucchiai liquore al cioccolato
un pizzico di sale
Procedimento:
Fate bollire il latte aromatizzandolo con la vaniglia e un pizzico di sale.
Appena bolle e versate il riso e fatelo cuocere mescolando continuamente.
Spegnere la fiamma dopo 15/20 minuti e lasciate raffreddare, in modo tale che il riso assorbirà tutto il latte.
Mescolando con cura incorporate al composto i vari ingredienti in questo ordine: i tuorli d'uovo, lo zucchero, il cacao, i pinoli, la scorza di limone grattugiata e un pizzico di cannella.
Aggiungere 3 cucchiai di liquore al cioccolato.
 Fate cuocere in forno statico a 180° per 50 minuti ed ecco il risultato finale




lunedì 13 agosto 2012

Rapunzel e Spiderman Cakes

Buongiorno a tutti J! Per chi di voi avesse seguito il post ieri c’è stata la festa dei miei nipotini. Per il primo anno non mi sono occupata io del rinfresco, perché lo studio mi ha trattenuto sui libri per molti giorni, pertanto ho dovuto declinare l’offerta di lavoro, diciamo così. Le uniche preparazioni che ho fatto son stati 120 panini al latte (la loro passione) e le due torte. Come vi avevo anticipato la scelta è stata Rapunzel per la piccola e Spiderman per l’ormai ometto cinquenne J.

Non vi nascondo che è stata una bella sfida. Dapprincipio creare la location dei personaggi, così ho passato una ventina di minuti su you tube a guardare spezzoni del cartoon Disney cercando di captare le caratteristiche dei due protagonisti, principessa Rapunzel e camaleonte Pascal. Dopo un po’ mi è venuta l’ispirazione e ho cominciato a forgiare l’animaletto verde. E’ stato difficile perché più andavo avanti e più si delimitava tra le mie mani un incrocio tra un varano e un dinosauro, mi son detta ‘ok, sempre rettile è’ e sono andata avanti, fino al suo completamento. Alla fine ho ottenuto lui
L'ho guardato e riguardato per un po’, alla fine mi convinceva, un po’ meno le dimensioni: se mettevo in proporzione avrei dovuto creare una Rapunzel a dimensioni torta J !!!! Beh, non era tempo di battute dovevo procedere. Così ho cominciato con la principessa…un delirio! All’inizio le volevo dare connotazioni fumettistiche, però ho fatto lo sbaglio di cominciare dalla testa, nel senso che dopo aver creato la gonna (la postura era in piedi), e il busto e prima dell’assemblaggio mi son dedicata alla testa, quindi all’espressione degli occhi e del volto in generale, ma non mi convinceva. La ciliegina sulla torta è stata quando ho montato tutti i pezzi e sembrava che stesse facendo esercizi di squat, perché si accasciava sul sedere e per quante volte la sollevavo, si afflosciava sempre… ho pensato ‘bene, se inserisco la testa diventa una pialla’, così non ho neanche provato, ho sfasciato tutto (ci avevo lavorato quasi due ore, grrrrrr) e mi son mantenuta la testa, perché in fondo aveva un’espressione simpatica, anche se pelata
 
un po’ mi sono demoralizzata, sapevo che Rapunzel era un osso duro, così l’ho lasciata perdere per un primo momento e ho ripreso a glassare e rivestire le torte.




Verso il primo pomeriggio ho ripreso in mano la situazione, dovevo provvedere non solo con Rapunzel ma anche con Spiderman, visto che le torte erano terminate.

E’ stato un momento, ho cominciato a plasmare le gambette, la gonna, il busto, due particolari all’abito, sbuffi alle maniche e intreccio al corpetto, ho creato il volto con la mitica tecnica del calco, che poi vi posterò il procedimento (procedimento preso da un sito, non sono ancora diventata Michelangelo!), decorati occhi e bocca, son passata alla lunga chioma e questo è il risultato
Alla fine, tutto sommato, per come si era messa la mattinata, sono soddisfatta di aver creato un personaggio che al primo colpo da l’impressione dell’originale, non fosse altro per il particolare dei lunghi capelli. Era una volta la Barbie o Poochie, ora la vita si è complicata, eh eh eh!
Foto d’insieme dei personaggi

e della torta di Rapunzel

Rapunzel. Base pan di spagna al cacao (vi dovrò mettere la ricetta, davvero soffice), crema chantilly e chantilly al cacao, bagna succo arancia, copertura panna, decorazioni in 3D e non in fondente di zucchero.
L’altra sfida è stata la torta di Spiderman, personaggio dei fumetti che svolazza da un palazzo all’altro. Sul web perseverano foto di lui tra i grattaceli, questo è un tipo che si da molte arie, è sempre in volo con le sue ragnatele, ma di fare anche la ghiaccia reale per le ragnatele proprio non era il caso, chissà se avrebbe retto una notte intera e mezza giornata prima del fantomatico ‘momento torte’, così mi son data alla pittura.
Dopo Rapunzel, che alla fine ci ho lavorato 40 minuti, ho creato Spiderman. Il lavoro è stato certosino giusto sul busto, per ricreare con il pennarello alimentare tutte le ragnatele e il ragno centrale, ho perso poi un po’ di tempo con gli occhi della maschera, più lo guardavo e più mi sembrava l’uomo mosca il famosissisimo Flyman, altro che uomo ragno, ah ah ah! Ma alla fine sembra che una connotazione gliel’abbia data, in posizione ‘gambe incrociate’
non potevo rischiare un altro afflosciamento!!! (alla fine comunque si accasciava di dietro, tipo 'sono stanco ho svolazzato troppo mi faccio una pennichella'... io e le mie creazioni!).
La torta di Spiderman è un tripudio alla città, il contrario rispetto la torta bucolica di Rapunzel

Spiderman. Base pan di spagna classico, crema pasticcera per la farcitura intervallata da ottimi mirtilli freschi, bagna succo arancia, copertura panna, decorazioni in 3D e non in fondente di zucchero.
Ok ok il post è lunghissimo, ma vi dovevo informare, in fondo è stato un sabato di fuoco, con ben 11 ore di lavoro!

Il regalo per la nostra Principessa è stato ideato, realizzato e confezionato dalla talentuosa Ilenia Nicoli, troverete tutti i dettagli delle sue fantastiche creazioni sul suo blog: crazy bees.
Eccovi un Assaggio:



Ho davvero finito, grazie a tutti per essere stati con me finora e un caloroso benvenuto ai nuovi followers J !