Una Fetta Di Paradiso: aprile 2013

sabato 27 aprile 2013

Torta Addio Al Nubilato: Si Mangia e Si Ride!


Ebbene si, a volte mi tocca, e mi chiedono torte un po’ particolari, sempre senza abbandonare il pudore e l’educazione visiva, però, altrimenti non mi  sento a mio agio a lavorare.

Questa volta si sposa una delle mie cugine e questa sera ci sarà il suo addio al nubilato, la testimone, sua sorella, mi ha dato carta bianca, sempre restando però sul semi casto, no dico? Come si fa a restare sul ‘semi casto’ in un addio al nubilato?! Ho visto in giro torte letto con coperte che nascondono piedi e sederi all’aria, ma non mi convincevano, così come nudisti improbabili su torte addobbate come luoghi da striptease, non volevo essere banale e volgare, ma proprio non c’eravamo. Allora ho visto in questo sito www.houseofmaria.info delle torte e dei cupcakes a tema nubilato, e ho preso spunto, rendendo tutto molto spiritoso, d’altronde è o non è un addio al nubilato? E cosa ci si aspetta da questa festa? Eddaiiiiiiii…..

La torta è il mio pan di spagna classico con farcitura di crema alla nocciola e bagna di liquore alla gianduia, copertura uno strato di panna e fondente di zucchero, decorazioni in 2d e 3d in pasta di zucchero. Peso della torta 2 kg scarsi.

E divertiamoci, dai:
un 1° piano del protagonista 
una foto per intero 
sotto 'coperta'... 

un 1° piano 'vestito' 

Non vedo l'ora che arrivi sta sera e che lo veda mia cugina....

Crostatine All’Albicocca con Frolla Luca Montersino – Rosanna Cocchiarella di Strega & Pentoloni



Ingredienti:

1 kg di farina
600 gr di burro
400 gr zucchero a velo
160 gr tuorli
1 bacca di vaniglia Borboun
2 gr di sale
Scorza limone

Procedimento:

Disporre la farina a fontana e mettere al centro tutti gli ingredienti. Cominciare a sabbiare il composto fino a farne un impasto corposo. Avvolgerlo nella pellicola e lasciare in frigo per almeno mezz’ora.
Per una crostata semplice potete tranquillamente dividere le dosi a metà, altrimenti vi viene fuori troppa pasta. Se usate, invece, uno stampo piccolo, dividete le dosi addirittura per quattro. Io ho usato 250 gr di farina ed ho fatto 4 crostatine ed una di 20 cm . Forno caldo a 180°, piano inferiore, statico.

La ricetta la trovate qui su Facebook.

giovedì 25 aprile 2013

Festa-Contest “Buon 1° Compleanno !!!”


Accorrete in massa amici e amiche blogger, il mio blog compie 1 anno. Quale modo migliore di festeggiare se non creando una festa-contest con tutti voi che mi seguite?



Ho deciso di festeggiare, ma al contrario, ovvero voi mi portate la torta ed io vi do il regalo, bello vero? Come deve essere la torta? Ebbene, in questo contest potranno partecipare torte e cupcakes decorate con pasta di zucchero, pasta di mandorle, cioccolato plastico, ghiaccia reale, panna o frosting, l’importante è che qualsiasi vostra preparazione debba essere ispirata al mio blog e al suo compleanno, a ciò che esso, nella sua tematica, vi ispiri, questi i temi della festa.

Il contest sarà dedicato esclusivamente alla vostra fantasia e creatività, sarà giudicata così la ricetta migliore.

Le regole per partecipare sono le seguenti:

1)    La festa–contest comincerà il 25 aprile 2013 e terminerà il 25 maggio 2013 alla mezzanotte, giorno in cui il blog compirà 1 anno;
2)    Possono partecipare alla festa–contest solo i possessori di blog, per ragioni organizzative;
3)    Possono partecipare esclusivamente torte e cupcakes decorate come sopra indicato;
4)    Può partecipare 1 sola ricetta per blog;
5)    La ricetta dovrà essere corredata almeno dalla foto finale e dovrà essere pubblicata a partire dal 25 aprile 2013 e NON potrà partecipare ad altri contest;
6)    Per partecipare, se non lo siete già, diventate sostenitori del blog, ne sarà molto felice (il blog J );
7)    Per partecipare alla festa–contest dovrete apporre il banner nella vostra sezione contest e nel post che gareggia alla festa con la dicitura “Con questa torta/cupcake partecipo alla festa–contest di Una Fetta Di Paradiso “Buon 1° Compleanno” con il link di rimando a questa pagina;
8)    Ci sarà 1 unico vincitore;
9)    Parteciperà anche Una Fetta Di Paradiso con una sua creazione fuori gara;
10)                       Il premio del vincitore sarà un cofanetto ‘Buon Compleanno’ della WonderBox , acquistato a mie spese, per voi.  



Notifica del 6.5.2013: 
La festa-contest per essere valida dovrà contenere almeno 15 ricette, altrimenti la selezione non sarà effettuata e il premio non verrà consegnato.

NOTA LEGALE:

L' iniziativa non si configura come una manifestazione a premio, in quanto non diretta a favorire, nel territorio dello Stato, la vendita di prodotti o la prestazione di servizi, aventi fini anche in parte commerciali.

Le ricette in gara:
1. Zagara $ Cedro - Torta di compleanno alla frutta fresca con crema pasticcera;
2. I biscotti della zia - Torta fredda al caffè e fragole per il mio compleanno;
3. Letizia in cucina - Rose ombre cake e pan di spagna;
4. A tutta cucina - Cupcakes alle fragole;
5. Sweet angel delle torte - Buon primo compleanno con una mud cake;
6. Zucchero pan di zucchero - Angel food cake;
7. Pasticci in famiglia - Cake una fetta di paradiso.

mercoledì 24 aprile 2013

Barchette Alla Ricotta


Sto guardando ‘Spose Extralarge’ ma di XL vedo ben poco! Nel senso che la sposa in questione, in ogni puntata, non supera quasi mai la 44 o_0 no dico embè, mica è una Xl! Forse per l’America la 44 è una Xl ma allora io? Indosso una 46 e che sono? L !

A prescindere che credo che se una persona si piace fisicamente, non ha importanza che taglia indossi, sempre se non si tratti di salute perché allora, lì, alzo le mani! Io sono dovuta correre ai ripari, per l’appunto, perché in famiglia ho vari parenti con patologie particolari e non posso rischiare di contrarne una solo perché mangio male, ecco uno dei motivi principali per cui ho preso questa decisione, oltre che il vedermi indossare di nuovo una 44 convinta J . La scelta di mangiar sano dovrebbe essere presente in ogni famiglia, spero di riuscire nell’intento e di poter perdurare nel tempo, questo è un augurio che trasmetto anche a voi.

Non vi allarmate, queste barchette non sono per noi, bensì per un piccolo dono e ne approfitto per mostrarle anche qui.

Ingredienti Per La Frolla:

250 gr farina integrale
90 gr zucchero di canna di Demerara
1 pizzico di sale
1 uovo + 2 tuorli
120 gr burro
(in sostituzione 90 ml olio girasole)
La scorza di 1 limone bio

Ingredienti Per Il Ripieno:

150 gr ricotta
30 gr arancia candita
70 gr gocce di cioccolato
150 gr semolino
300 ml latte
2 cucchiaini cannella

Procedimento:

Preparate la frolla unendo la farina, il sale, lo zucchero, il burro, le uova e la scorza.
Una volta pronto il panetto,
 riporlo in frigo per 30 minuti.
Nel frattempo preparate il ripieno, mettendo a bollire il latte e la cannella in un pentolino. 
In un recipiente mescolare la ricotta con l’arancia candita e il cioccolato.

Quando bolle il latte, fuori dal fuoco, versare il semolino 
e sempre mescolando rimetterlo sul fuoco per altri 2 minuti.
Fuori dal fuoco versare la crema di semolino sulla ricotta,
 mescolando con cura e in seguito riporre in frigo.
Trascorsi i 30 minuti riprendere la frolla, stenderla e inserirla nei mini stampi a forma di barchetta (che uso per la 1^ volta, un regalo di mamma che conosce il mio amore smisurato per le caccavelle)

 inserire il ripieno di ricotta, 
coprire con altra frolla
 ed infornare in forno caldo a 180° per 15/20 minuti.
Una volta sfornate, farle freddare su una griglia
 e poi decorare con zucchero a velo.



martedì 23 aprile 2013

Torta Integrale Con Yogurt


Prendendo spunto dalla ricetta proposta ieri da Sara del blog Il dolce mondo di Sara, sostituendo qualche ingrediente, ho creato un dolce perfetto per me e la mia dieta, pertanto ringrazio Sara.

Ingredienti:

2 uova
100 gr zucchero di canna Demerara
200 gr farina integrale
½ bustina lievito per dolci
80 ml olio di semi di girasole
50 gr di nocciole e amaretti tritati insieme
1 vasetto da 125 gr di yogurt alla prugna
20 ml succo di limone Lemondor Polenghi

Procedimento:

Preriscaldare il forno a 180° statico.
Montare le uova intere con lo zucchero.
Aggiungere la farina, il lievito e succo di limone.
Aggiungere lo yogurt, l’olio e il trito di nocciole.
Foderare di carta forno uno stampo da 22 cm e versare il composto.
Infornare per 35/40 minuti a 180°.
Far freddare su una griglia
  e a piacere spolverizzare con zucchero a velo.  



Con Questa Ricetta Partecipo Al Contest Di Crema e panna

lunedì 22 aprile 2013

Viaggiando Per Le Seychelles : Tortini Mango E Cocco



Il racconto che andrete a leggere è tratto dal mio diario di viaggio. La copia originale la troverete sul sito www.turistipercaso.it , per partecipare al contest l’ho rivisitato.
Enjoy it!
Viaggio organizzato da me e mio marito per festeggiare il nostro 1° anniversario di matrimonio. La meta scelta dopo innumerevoli pagine analizzate sul sito di turisti per caso, che secondo me è l’ideale per avere informazioni attendibili su tutto il mondo, è stata l’arcipelago delle Seychelles.
Così contenti della scelta, siamo andati alla ns agenzia di viaggio di fiducia, e abbiamo organizzato la settimana dal 27.06.2005 al 04.07.2005, di cui un giorno è andato via a causa del viaggio…sigh! Un giorno in meno nel Paradiso!
E stato inutile consultare il catalogo datoci da Marcello per la scelta della località e dell’alloggio perché avevamo gia vahliato la scelta: Praslin, 2^ isola più grande delle Seychelles e come alloggio “Le Laurier”, piccola guest house di 5 camere, con un bar e un ristorante, rinomato per il buon rapporto qualità-quantità, a 100 ml dal mare.


La partenza tanto attesa è giunta e il 27 giugno 2005 siamo partiti per Roma alle 14.30, per il check-in delle 17.30 e la partenza delle 20.30 (partenza con linea Ait Seychelles sono da Fiumicino con scelta di andata o ritorno di notte). L’andata è scivolata via veloce, avendo viaggiato di notte, tutti noi passegeri al 4° Rem dormivamo come ghiri e all’apertura degli occhietti già scorgevamo l’aeroporto di Mahè , l’isola più grande delle Seychelles.
Io e mio marito temevamo il grand caldo, d’altronde siamo a 5 gradi dall’equatore, ma ci siamo ricreduti perché sì l’equatore ci alitava sul collo, ma lì il tasso di umidità è proprio basso, così messi i piedi a terra e tirato un bel sospiro di sollievo per l’afa non trovata, ci dirigiamo all’ufficio immigrazione (non potete sbagliare, c’è una sola entrata e vi guidano gli autoctoni del luogo).
Giunti lì, una fila da paura, e con 1 ora e ¾ per la coincidenza del volo nazionale per Praslin, impauriti, stanchi ed entusiasti alla vista delle palme

 Del mare e del sole, ma soprattutto con una fame pazzesca, ci mettiamo in fila e tempo una mezzora avevamo finito con tanto di coco de mer sul passaporto. Dunque, vi spiego due cose: le valigie le dovete ritirare a Mahé per questioni di dogana, quindi dopo l’immigrazione non dimenticatevele! Arrivati a Mahè ci aspettava la hostess di terra dell’aeroporto corrispondente delle Seychelles, la Creole Holidays (che in seguito chiamerò C.H. per comodità). La signora vi seguirà in tutte le operazioni d’imbarco.
Riprese le valigie ci dirigiamo nuovamente alla dogana, reimbarchiamo le stesse e con un fittizio biglietto di 20 cm di plastica, a seconda del colore (blu, green, yellow card) si prende la coincidenza per Praslin. E volete perdervi l’emozione di un 20 posti che decolla e in 15 minuti vi porta a destinazione?!da provare, perciò non vi racconto nulla!
Giunti a Praslin troviamo la hostess della C.H. che ci accompagna al pullman per il trasferimento da/per l’aeroporto incluso nel prezzo. Saliamo e ci dirigiamo alla nostra guest house. Iniziamo ad assaporare la terra del luogo:le palme regnano sovrane, sono dappertutto, sulla spiaggia, sul ciglio della strada…ho detto strada?!una lingua di asfalto che si snoda tra precipizi e acqua marina in un turbinio di Sali e scendi e l’autista, mentre guidava, con la guida a sinistra, parlava al cellulare…miiiii un incubo! Dopo 15/20 minuti arriviamo a Le Laurier. Se siete dei modaioli dimenticatevi questa ‘natura’ sull’isola perché ci sono solo due discoteche perennemente vuote…


Piccola, carina, pulita ed accogliente, ecco come si presenta ai nostri occhi stanchi e al nostro pancino affamato Le Laurier. In attesa della consegna della camera ci offrono un cocktail in una noce di cocco enorme con tanto di orchidea e cannuccia…


Cominciamo a sentire aria di relax. Buono, almeno mettiamo qualcosa nello stomaco. Finalmente ci portano in camera: un lettone di legno, con petali di orchidea, (fiore nazionale per la produzione della vaniglia) sparsi sulle lenzuola (altro che guest house questo è un benvenuto da 5 stelle), una scrivania, due poltrone di vimini, una verandina con sdraio e un bagno…miracolo … i bagno c’è anche il bidè si sente l’influenza del colonialismo francese! Prima passeggiata per renderci conto del posto e prime immagini relative al fantastico mondo che ci attendeva.

Nel pomeriggio poi viene a farci visita una rappresentante della C.H. di Praslin, Marylene, una signora sui 50, simpatica che ci ha esposto il loro programma di escursioni, lasciandoci un plico, senza impegno e dandoci appuntamento forfettario, facendoci visita ogni tanto per controllare se tutto procedesse bene.

Insomma, disponibile ma non invadente, Ottimo!!! Alla sera abbiamo deciso di fare due escursioni: il venerdì a La Digue, a 85,00 a persona, comprensivo di trasferimento in traghetto A/R, pranzo e visita alla fabbrica della copra; il sabato alla Vallè de Mai, il parco nazionale patrimonio dell'Unesco e pomeriggio ad Anse Lazio, spiaggia più bella di Praslin, a detta di molti. Abbiamo poi approfittato dei due giorni prima per girare il posto e prendere un pò di sole! Il 2° giorno a Praslin comincia con una bella spalmata di abbronzante protezione 30 e lunghe passeggiate sul litorale di Anse Volbert, Cote D'Or, nella lunghezza di 4 km, un incanto! La sabbia è davvero bianca e col sole a picco sull'oceano la spiaggia diventa accecante. 
 C'è uno strano movimento di maree a Praslin: la mattina l'acqua è alta, tanto che gli asciugamani quasi toccavano le onde e zero bagnasciuga, mentre nel pomeriggio c'è una bassa marea impressionante, tanto che per nuotare dovevamo camminare un bel pò.
La mattina, il pomeriggio e la notte (non spaventatevi dunque!) tra i cespugli adiacenti alla spiaggia ci sono decine di autoctoni, giovani ed anziani, ben nascosti, che escono al momento giusto per proporvi il cambio monetario, ovviamente illegale. Ero a conoscenza di quest'usanza del posto perché alcuni di voi lo hanno scritto dei diari precedenti, ma non mi sono fidata, così da persona civile ho preferito il cambio in banca, nella MBM, che sarà meno conveniente (1 euro - 6.31 rupie), però con il foglio che vi rilasciano al cambio, in caso non spendiate tutto e vogliate cambiare le rupie in euro, con questo foglio lo potete fare, invece le rupie di contrabbando ve le riportereste in Italia. Vi consiglio, inoltre, di cambiare poco alla volta, noi abbiamo cambiato prima 20,00 e poi 30,00, giusto il necessario per fare la spesa alimentare di 6 gg, e poi l'euro è ben accettato. Abbiamo speso tutto senza il bisogno del contro-cambio.
La 1° notte sonno azzerato perché lì era festa dell'indipendenza, quindi balli e musica a palla fino all'alba. Siamo andati a vedere: un palchetto, una chiostrina con delle bibite, un mini dj, un po’ di gente del posto e tanto tanto trambusto...Non era proprio la pace che sognavamo!!! Dunque, 1° notte a occhi aperti! Piccolo monito: il tramonto non esiste alle Seychelles, alle 18:30 scende il sole e cala la notte, abbracciando ogni cosa e portando con se tanti ospiti inattesi e qui comincia la nostra 2° notte seychellese.
Abbiamo trascorso quasi 5 ore alla caccia dei geki, piccoli ramarri marrone chiaro, 
 spiaccicati sulle pareti della camera, mimetizzati a tal punto che eravamo convinti ne fosse uno solo...Invece ne erano 4...O mio Dio...L'assalto dei geki!!! Mio marito pensava fossero geki volanti, non so, perché aveva timore che salissero sul letto,così si era messo in testa di cacciarli tutti, ma sono talmente veloci a sgattaiolare qui e là, che dopo un bel po’, ho buttato la spugna e sono crollata in un sonno profondo...Profondo?! Ma và, và, nel bel mezzo della notte una specie di fruscio inquietante ci sveglia: cos'è stato? Prima a destra, poi a sinistra, o mio Dio, si avvicina alla porta...Sapete come ci siamo sentiti? Avete visto il film "Sign" con Mel Gibson, sugli alieni e i cerchi nei campi di grano? Ecco, più o meno assediati come loro nella cantina e non avevamo neanche i cappelli conici di alluminio per proteggerci!!! Un incubo!!! Se si continua così torno a casa più stressata di prima! Dopo un'ora con l'orecchio teso per sentire dove o come si muoveva la COSA, ci addormentiamo. La mattina seguente, 3° giorno, non abbiamo scoperto cos'era l'essere notturno (devo gioire o scappare?), abbiamo fatto colazione e ci siamo diretti nuovamente in spiaggia.
Vi voglio raccontare una cosa: prima di partire mi ero detta "gireremo tutta l'isola da capo a piedi"...Marylene ci ha detto che dove eravamo noi era considerato il centro di tutto perché pieno di ristoranti e mini market per la spesa, con boutique per souvenirs, dunque non abbiamo sentito il bisogno di prendere il Tata, autobus di linea, per girare l'isola. Anche perché i giorni erano contati e almeno un po’ di sole lo volevamo prendere. Così a parte Cote D'Or e le due gite non abbiamo visto altro.
Chissà se la 3° notte porterà consiglio! Prima di andare nuovamente a letto, vi voglio raccontare qualcosa sulla cucina creola, altrimenti me lo scordo.
La cena al ristorante è a buffet, noi abbiamo pagato per la mezza pensione 25,00 a persona escluso le bevande che per loro sono gli extra (alla fine abbiamo pagato 23,00 di bibite che in 5 giorni non è tanto).
Le prime due sere avevamo qualcosa da ridire sulla cucina che era abbondante ma niente di che. Per di più il mercoledì, loro giorno di chiusura, siamo andati a mangiare con un vaucher da loro datoci, a un ristorante vicino, "Le Duc de Praslin", dove abbiamo mangiato la vera cucina creola e siamo rimasti delusi perché i turisti per caso avevano confermato l'ottima cucina de Le Laurier, per cui non mi ridavano i conti. Poi, grazie a Dio, ci siamo ricreduti. Il proprietario cucinava alla brace, davanti al buffet, pesce, maiale e pollo e sui tavoli ogni ben di Dio: verdure, stufati, riso, contorni, una prelibatezza! Per non parlare dei dolci: torta al cioccolato uno spettacolo e per chi soffre di stitichezza una bella mousse o una crostata alla frutta della passione e il problema svanisce, così come i magnifici tortini che abbiamo assaporato una mattina (e che vi ripropongo in questo post per il contest). La cucina è migliorata da venerdì sera, ma almeno possiamo dire di aver mangiato creolo, con salsine fantastiche, leggermente piccanti, paprika, curry...Buonissimo! Arriva la 3° notte e l'indomani ci aspettava La Digue, quindi pensavamo di dormire alla grande e invece verso le 3, un urlo disumano ci sveglia col cuore in gola...Ma dove siamo capitati? Penso che fosse stato un volatile, visto che l'isola ne è piena...Un consiglio: portatevi i tappi per le orecchie! 4° giorno: La C.H. Ci viene a prendere alle 10:30 e ci porta al Jetty, il porto. Dopo un po’ arriva il nostro gruppo pieno di italiani e ci imbarchiamo per la Digue.
Sono emozionata perché dicono sia l'isola più bella delle Seychelles. Il tragitto dura 30 minuti con mio marito che soffre il mal di mare e si sente male ed io che prego Dio (le preghiere sono ricorrenti in questa vacanza!) che le onde smettano di agitarsi! Riusciamo ad arrivare a terra e per benvenuto ci offrono un cocco da bere, diffidate, fa schifo, sembra acqua rilavata! Bleah! Comincia il nostro tour dell'isola. Saliamo su un pulmino con panche di legno aperto ai lati, rinominato da me "carretto siciliano”
 e ci portano alla fabbrica all'aperto della copra. Qui il cocco viene fatto essiccare, poi sminuzzato e macinato in un grande frantoio la cui pala è girata da un bue nero che ruota, ruota e ruota e macina , macina il cocco, producendo l'olio, ottimo per la cucina, il corpo e i capelli. 

Ecco! Dietro questa struttura attraverso la foresta di palme, c'è la 1° spiaggia di la Digue con queste enormi rocce granitiche. Sono impressionanti. Ma il mare è agitato così scattiamo solo foto e giriamo qualche filmato.
Dopo ci portano a pranzo su Anse Source D'Argent,
 la spiaggia più conosciuta per via di "Castaway" o dello spot Bilboa. Abbiamo visto le rocce e la spiaggia è veramente spettacolare, però per via del tempaccio e del vento, il mare non è stato come lo avevamo immaginato, quindi il bagno si è annullato, ma in compenso abbiamo dei ricordi fantastici tra le rocce granitiche e le palme sovrastanti
Alle 16:30 siamo tornati a Praslin e il ritorno è stato migliore: siamo stati sulla prua (davanti) e abbiamo attutito i colpi! Dopo una lauta cena, abbiamo finalmente trascorso una nottata tranquilla...Ho parlato troppo presto...Scoppia un temporale, uno scroscio incredibile, meno male che dopo un'ora si è calmato ! Il sabato mattina arriva in un baleno: 8:30 si parte con lo stesso gruppo di venerdì. Si arriva alla Vallè de Mai. Tutto dentro è veramente enorme. Le palme sono alte 30 mt quelle maschio e 24 mt quelle femmina. Il frutto della palma femmina è il pregiato "coco de mer" così chiamato perché secondo la leggenda si pensava provenisse dall'acqua del mare. Impiega 15 anni a crescere e cade spontaneamente. Tutta la valle è protetta da degli alberi particolari, detti "incendiari" perché in caso di incendio sono i primi a bruciare e lo fanno lentamente proprio per permettere alla forestale di domare l'incendio e salvaguardare la foresta.
Una cosa che mi ha colpito è stato il modo in cui muoiono: sia la femmina che il maschio perdono prima le enormi foglie, poi si sgretolano su loro stessi fino ad arrivare alle radici e provocano una piccola voragine piena di buchi. Oltre alle palme abbiamo visto le lucertole, le salamandre e il fantastico ragno da palma, di 10 cm con le buffe zampette nere e arancioni . Giovanni , la guida, me lo messo sul braccio e mi sono divertita perché al tatto sembrava di gomma e poi è innocuo, lui se lo faceva camminare sulla faccia! Non abbiamo visto il pappagallo nero perché in questo periodo il mango, suo cibo, è già caduto.
Verso le 11.30 ci ha portato ad Anse Lazio.
 E' una lunga distesa di sabbia bianca, e fin qui niente di che, ma sulla sinistra, verso la vegetazione, c'è una laguna di acqua cristallina, delimitata da grandi rocce rosa, e sulla destra l'oceano con un'acqua celeste, quasi bianca e delle onde da paura che arrivavano a 2 mt di altezza e non vi nascondo che ci siamo divertiti un mondo a farci trascinare su e giù verso la spiaggia!
 Troppo bello, senza fiato! Noi avevamo il pranzo al sacco, ma in caso di fame acuta ci sono 2 ristoranti in zona: Le Chevalier e Le Bonne Plume. C'è anche una boutique per i souvenirs dove acquisti, magliette, olio di cocco e tante altre cosette. Bellissimo! La sera abbiamo cenato benissimo, hanno dato il meglio di loro! La notte riposo perfetto...Finalmente! Un consiglio: portate con voi carte, riviste e libri per passare il tempo; vi sconsiglio le passeggiate notturne sul bagnasciuga perché ci sono le zanzare delle alghe che lasciano ricordini da cortisone
L'ultimo giorno, la domenica, volevamo aumentare la tintarella e schiattare sotto il sole, ma verso le 12.00 è scoppiato un temporale: poco male eravamo in acqua, più bagnati di così...Ma la pioggia seychellese è recidiva e picchietta forte, così siamo scappati in camera e terminato il nostro ultimo giorno di mare. Con nostalgia abbiamo rifatto le valigie, con nostalgia pensavamo alle minuscole ranocchiette stradali, agli enormi granché rossi e alle lumache notturne; con nostalgia ricordavamo la laguna, le palme, le onde, l'oceano azzurro; con nostalgia abbiamo passato l'ultima notte con i nostri amici geki e gli uccelli soprannaturali della notte; con malinconia lasciamo una papilla gustativa allo stufato e ai dolci; una nota anche alla gente del posto, sempre cordiale, disponibile e tollerante...Un tuffo al cuore per questa terra indescrivibile, per questa esperienza irripetibile, un pensiero alle Seychelles che non dimenticheremo mai come il nostro 1° anno di vita insieme. Grazie Madre Natura! Valentina & Umberto
P.S. Alcuni consigli pratici: portate con voi la guida Lonely Planet dove troverete tutte le informazioni utili per il viaggio; la torcia perché lì non ci sono lampioni e se a volte vi rincerca una passeggiata senza la luce è un guaio! carte, riviste e libri; repellenti x zanzare; abbronzanti alta e media protezione e tanta gioia nel cuore per la fortuna di visitare un posto magico! Ciao e buon viaggio! ].
In merito alla cucina seychellese vi voglio riproporre un dolce che assaporammo una delle mattine di quella fantastica ed irripetibile vacanza africana: la crostata al mango e cocco, ovviamente in una mia rivisitazione.

Tortine Di Mango E Cocco

Ingredienti Per la Frolla:

380 gr farina 00
180 gr miele di acacia
1 uovo
1 cucchiaino estratto vaniglia
140 gr burro

Ingredienti Per Il Ripieno:

1 mango
50 gr polpa di cocco
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 cucchiaio di lievito
90 gr zucchero semolato

Ingredienti Per La Cottura:
1 uovo
q.b. zucchero a velo

Procedimento:
Preparare la pasta frolla, seguendo il metodo classico.
Farla riposare in frigo per 1 ora circa.
Foderare 6 stampi per mini crostate con la pasta frolla stesa.
Mescolare il mango, la frutta della passione, lo zucchero e il lievito.
Riempire le tortine con il composto 
e richiudere con un altro foglio di frolla.
Spennellare le superfici con l’uovo sbattuto e cospargere di zucchero a velo.
Infornare per 20/30 minuti a 180°.
Noi la mangiammo così, ma credo che accompagnata a del gelato alla vaniglia sia un vero Paradiso di gusto.



Devo dire che si somiglia moltissimo alla crostata mangiata a Praslin, un aroma e un gusto davvero unici.
Con Questa Ricetta Partecipo Al Contest Di Squisito Cooking