Dopo il trasloco
dei miei ho potuto finalmente mettere mano ad un tesoro a cui ambivo da quando
ero piccola. Un tesoro che era sempre troppo in alto per le mie manine e troppo
lontano per la mia voglia di scoprire, quasi incomprensibile per i primi anni
di vita, ma poi divenuto una sorta di scatola cinese al cui interno c’erano
meraviglie su meraviglie. Ogni volta che ne entravo in possesso, dimenticavo
dov’ero e mi concentravo solo sulle immagini e su quelle parole da cui mia
madre estraeva segreti a me taciuti fino ad allora, segreti che si tramandano
di madre in figlia del tipo, segreti a cui ora ho potuto avere accesso.
Il tesoro di cui
parlo è un ricettario del 1979 (avevo due anni) di tale Stella Donati 1^
edizione dal titolo “IL Grande Manuale della Cucina Regionale” , in effetti la
copertina ha una patina gialla sopra e al tatto è un po’ ruvida, chissà quante
volte è stato preso, consultato e riposto da mia madre, nelle sue innumerevoli
cucine e preparazioni.
Ho fatto un giro
sul web e con mia sorpresa è un testo che si trova ancora, ovviamente in altre
edizioni, anche se la copertina è rimasta quella (senza patina J!).
Il bello di
questo ricettario è che all’apertura c’è una dettagliata introduzione che spiega
come il testo sia stato adattato alle varie ricette regionali, l’autrice spiega
che ha voluto suddividere il libro per regioni italiane, presentando prima le
ricette basi, poi nel dettaglio dall’antipasto al dessert tutto ciò che di più
buono ci sia nel nostro bel Paese, non tralasciando nulla al caso, ma dettagliando
anche l’aspetto enologico.
Come inizia una
regione c’è un’immagine disegnata dell’abito tradizionale regionale e già lì
andavo in brodo di giuggiole J, inoltre su alcune ricette, ho notato quelle più conosciute, ci
sono le immagini fotografate dell’aspetto finale della stessa.
Nella mia
regione, allora ancora unita al Molise, c’è questa bellissima donna in abito
tradizionale che è proprio come la ricordavo da bambina, ve la mostro:
Ma con mio
rammarico ho ritrovato solo due dei dessert che mangiavo da piccola e a cui
agogno da adulta L, i cosiddetti “Nocci attorrati” e la “cassata sulmonese”.
In merito a
quanto detto sin d’ora, essendo io molto attaccata alle mie origini, vi
inserisco una ricetta di un dolce tipico della mia Terra, che qualcuno di voi
probabilmente conoscerà e chi non lo avrà mai sentito nominare, sarà felice di
poterlo avere nel suo ricettario perché è una ricetta che merita, anch’essa
tramandata di famiglia in famiglia, ovviamente una versione delle innumerevoli
che si trovano tra provincia e provincia, paesello e paesello.
Il Parrozzo:
Ingredienti:
6 uova il più fresche possibili
200 gr zucchero
150 gr mandorle tritate
10 gr mandorle amare (sempre tritate)
150 gr semolino (ho usato semola grano dura)
1 limone bio succo e scorza
Procedimento:
Facciamo lo zabaione montato spumoso con tuorli e zucchero. Mettiamo il limone, succo e scorza. Amalgamiamo per benino, poi aggiungiamo le mandorle tritate di entrambe i tipi. Montiamo a neve gli albumi e aggiungiamo al composto dal basso verso l'alto. Aggiungiamo il semolino, sempre con calma e stesso movimento. Imburriamo stampo e inforniamo a 180° per 40'/45'.
6 uova il più fresche possibili
200 gr zucchero
150 gr mandorle tritate
10 gr mandorle amare (sempre tritate)
150 gr semolino (ho usato semola grano dura)
1 limone bio succo e scorza
Procedimento:
Facciamo lo zabaione montato spumoso con tuorli e zucchero. Mettiamo il limone, succo e scorza. Amalgamiamo per benino, poi aggiungiamo le mandorle tritate di entrambe i tipi. Montiamo a neve gli albumi e aggiungiamo al composto dal basso verso l'alto. Aggiungiamo il semolino, sempre con calma e stesso movimento. Imburriamo stampo e inforniamo a 180° per 40'/45'.
Con questa ricetta partecipo alla Raccolta Ricette dell'Abruzzo del blog di In Cucina Da Eva
Che buona!! Bello mettere le mani sui ricettari ricercati... le ricette di una volta sono sempre un bel mangiare!!
RispondiEliminaessì.....e poi io che leggo sempre!!!!una tragedia!ah ah ah
Eliminama che bello! voglio comprare anche io questo libro! mi sono tornati tanti ricordi in mente! inserita la ricetta! ciao da In cucina da Eva!
RispondiEliminaciao Eva son contenta che ti sia piaciuta io lo adoro!!!!libro e parrozzo!
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