Letto così
potrebbe sembrare che vi voglia parlare di una donna, in realtà mi riferisco
alla capacità di mantenere viva la voglia di fare le cose, di proseguire il
cammino, di non fermarsi davanti a niente, di rispettare le scadenze che si son
poste di avere, insomma dico che la costanza è una gran bella parola. Come il
fatto di venire ogni giorno sul blog e di allietarvi con qualche bella
ricettina da poter riproporre ai vostri famigliari per fare bella figura o
anche solo per fare qualcosa di diverso, perché non so se a voi capita mai (a
me spesso e volentieri) di arrivare a metà pomeriggio e di dire “cosa cucino
stasera?” ebbene ecco che subentra la ricetta letta da qualche parte che vi può
svoltare la serata. E’ per questo che leggo molto, non solo libri di cucina ma
anche blog e siti, per poi sperimentare a casa pietanze e abbinamenti vari.
Certo è che non sempre riesco a mantenere il ritmo, e qui subentra lei, la
Costanza appunto, bisogna esse ligi ai propri impegni e io non voglio essere da
meno, per una volta voglio mantenere il ritmo (non so ballare!), voglio che ciò
che faccio abbia un senso, voglio entrare ogni giorno qui ed allietarvi con
qualcosa di buono (scusate la latitanza di ieri), di speciale, letto da qualche
parte e rifatto in casa la cui uscita merita di essere proposta anche a voi,
che magari vi è sfuggita, voglio che vi sentiate a vostro agio e che possiate
esprimere la vostra opinione, sempre mantenendo il buon senso e l’educazione, ‘voglio non dire mai "è tardi"
oppure "peccato" voglio che ogni attimo sia sempre meglio di quello
passato’ come canta Liga,
Per la giornata
di oggi vi propongo una ricetta che preparo spessissimo, prima di tutto perché è
semplice il procedimento, forse un po’ lungo, ma le cose buone hanno bisogno di
costanza e di pazienza, ricordatevelo sempre. E’ una ricetta che ho provato a
fare una volta in sostituzione della solita torta rustica alla sfoglia e mi ha
talmente affascinata che la propongo spesso nei miei buffet o anche come regalo
diverso per un invito a cena, soprattutto con l’estate può considerarsi un
piatto unico, a seconda del ripieno che si scelga di usare. Oh beh, basta con
le chiacchiere, dovete assolutamente provarla. E’ tratta dal sito di
Cookaround, la cookina che gentilmente ha rivisitato la ricetta è Aitina, che
ringrazio di
cuore per la versione proposta.
Ingredienti:
550 gr. farina
manitoba (la farina di forza , io a volte uso anche farina 00)
250 gr. latte
50 gr. olio d'oliva
30 gr. zucchero
10 gr. sale
1 cubetto lievito di birra
1 uovo intero + un tuorlo per spennellare
250 gr. latte
50 gr. olio d'oliva
30 gr. zucchero
10 gr. sale
1 cubetto lievito di birra
1 uovo intero + un tuorlo per spennellare
Ripieno: a vs
piacere
N.B. Per un’ottima riuscita della lievitazione ho notato che se
gli ingredienti sono tutti a temperatura ambiente è meglio (come dice il Puffo
Occhialuto).
Procedimento:
Versare gli ingredienti, il sale per
ultimo, nella ciotola della planetaria (o se volete farla a mano sul piano di
lavoro a fontana o in un recipiente e mescolate con le fruste a spirale)
Nel frattempo preparate gli
ingredienti per il ripieno, qui libera scelta, a seconda dei vostri gusti, di
ciò che disponete in casa, di ciò che la vostra fantasia ma soprattutto la
vostra gola indichi al momento della farcitura.
Riprendete la pasta, dategli qualche colpo con i pugni, e procedete con il prendere un po’ di impasto,
se vi
facilità all’inizio potrete pesare le palline, circa 30 gr è sufficiente, poi
farete ad occhio, allargatele un pochino inserite l’ingrediente,
io salame e
formaggio, oppure wurstelino, oppure speck e provola, richiudete la pasta
facendo capitare i lembi sotto,
adagiate nello stampo (io di silicone…ormai lo
sapete),
e proseguite posizionando le palline a circolo fino a giungere al
centro.
Far lievitare un’altra mezzora in
luogo caldo.
Alla fine accendete il forno a 180°,
spennellate di uovo e cuocete il Danubio per 25 minuti circa, comunque quando
dora (non il pesce di Alla ricerca di Nemo), e lo stecchino al
centro esce asciutto è pronto. Fate freddare su una griglia prima di sfornare.
Servito tiepido è perfetto ma anche freddo è buono.
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