Torta Per Una Signora: Moschea e UPS … (ma siamo sicuri?)

Ecco questa torta è nata così, da una domanda che ho posto al mio ex collega di lavoro quando, guardandomi negli occhi mi ha detto “mi prepari la torta per mia madre?”, io, ingenua, gli ho risposta subito di sì, non sapevo cosa ci fosse dietro, e ad un primo riferimento floreale, i miei occhietti e il mio cuore hanno fatto faville, ma poi queste sensazioni sono durate veramente poco, perché di lì a qualche giorno mi ricontatta e mi fa “Vale, in verità c’è stato un cambiamento di programma, la torta dovrebbe avere una moschea e un camioncino dell’UPS sopra” … sono susseguiti in un nano secondo risate, domande del tipo “è uno scherzo, dai”, perplessità, per poi terminare con rammarico e disdegno per quella che avevo progettato fosse diventata una super torta femminile. La mia unica domanda è stata “ma l’idea di chi è stata?” e lui “di mio padre, è lui che la vuole così” . Ok, che gli uomini abbiano le pigne nella testa si sapeva, alcuni, i più fortunati oltre all’immagine dello stadio o della donna, hanno anche del altro, ma questo signore mi sa che li supera tutti.

Nulla togliere alla moschea e al furgoncino delle consegne, ma al mio quesito, insistito, sul motivo del tema scelto, non mi è stata data alcuna risposta plausibile, forse un incontro segreto? Un ricordo particolare della loro storia d’amore? Ma ciò che mi è subito balenato in testa è stato ‘uno scherzo’, perché quale marito sano di mente potrebbe mai far preparare e confezionare una torta per il compleanno della propria moglie con su una moschea e un furgoncino dell’UPS?! Quale? Rispondetemi, vi prego.

Così, dopo settimane in cui mi ripetevo in testa, “ce la puoi fare, ce la puoi fare”, mercoledì mi sono messa all’opera … risultato? Non ce l’ho fatta, ossia, qualcosa ho creato, di lillipuziano direi, visto che la torta deve pesare scarso 1 kg e il suo diametro è di circa 18 cm, perciò la base su cui inserire moschea e camioncino è davvero ridotta. 

Ma mi è toccato rifare il logo, il mio ex collega mi ha detto che gli sembrava un uccellino anziché una scritta .... aaaaargh!!!!

Chiamiamolo un primo tentativo, perché ieri pomeriggio mi sono messa di nuovo all’opera e dopo ore di lavoro, la mia anima non proprio da architetto ha creato prima la moschea 

 con le varie fasi di dettagli e colori

e poi un secondo tentativo di logo per il furgoncino, meglio o peggio del primo, non so, ma creare due soggetti così particolari in meno di 10 cm è stata davvero dura.

Per il resto l’ideazione della torta era a mio piacimento (e ci mancherebbe dopo lo scempio del tema), così ho pensato di porre i due soggetti sul deserto, con un’oasi, quale migliore consegna del deserto del Sahara? Chi ci vivrà mai? Mah! Questo ha creato la mia fantasia, così largo a palme e sorgenti celestine, e cactus e dromedari per incorniciare la scritta ‘auguri’ ad una signora che ho nel cuore per l’idea balorda, ma forse con un fondo di verità o di romanticismo (non so), che spero le piacerà perché fatta con tutte le buone intenzioni di questo mondo.

Mi domando ancora una cosa: “perché tutte le torte strane a me?”, la cara amica Vania, così mi ha risposto “i compiti difficili si danno a chi li può sostenere”, e con questa pillola di saggezza (grazie tesoro), vi lascio la torta.

La base è una millefoglie , circa 700 gr di pasta sfoglia tagliata della dimensione preferita, (io 15 cm), cosparsa di zucchero semolato e cotta in forno a 200° per 15/20 minuti o finché non caramella la superficie. Ricordatevi SEMPRE di bucherellare la sfoglia per non farla sollevare troppo in cottura.

Preparate il ripieno con crema al cioccolato fondente e crema chantilly, 

entrambe al profumo dello Strega, copertura panna e pasta di zucchero, 

decorazioni fatte tutte a mano (magari ci fossero stati stampi appositi) in pasta di zucchero colorata a seconda dei soggetti da creare (vedere sopra) e le ombre laterali dei cactus e del dromedario, che vedrete qui di seguito 

Alla fine la torta che mi ha fatto tanto penare, ma il cui risultato finale mi è piaciuto moltissimo: