Una Fetta Di Paradiso: Torta Pere Con Mandorle E Fragranza Di Amaretto E ... Omologazione? No, grazie!

mercoledì 4 febbraio 2015

Torta Pere Con Mandorle E Fragranza Di Amaretto E ... Omologazione? No, grazie!

Accade tutto quando sei piccola, pubblicità su pubblicità di bambolotti, cucine, carrelli della spesa, casse, siringhe e stetoscopi, ti inculcano già in tenera età ciò che dovrai diventare da grande: una mamma, una casalinga, una cassiera, una infermiera. 

Poi cresci e arriva l'esame di terza media, cosa vuoi fare da grande? Come se a 14 anni tu fossi in grado di scegliere sul tuo futuro.
E poi scegli una scuola, a volte non proprio quella che darà origine a ciò che diverrai, ma come 'fanno tutti', ti unisci al gruppo e ti iscrivi. 

Scientifico, Linguistico, Ragioneria, Classico, queste erano le mie scelte di allora, ora si è aggiunto altro, ma sempre là resti.
Poi arriva l'esame del quinto superiore, la scelta dell'università, la fai, non la fai, non ne sei convinto, ma tutti si iscrivono che fai, diventi l'unico a non iscriverti? E ti iscrivi, scegli una facoltà, che poi magari non è proprio quella dei tuoi sogni, ma lo fanno tutti, poi se non ti iscrivi che farai? Ti metti subito a lavorare? A 19 anni? E trascorrono altri anni, in cui ti accorgi magari che hai sbagliato facoltà, che forse non era tanto sbagliato lasciare gli studi ed andare a lavorare, ma oramai è tardi, ti devi laureare.
E ti laurei.

Poi arriva il lavoro. Tutti lavorano e tu sei l'unico che ancora cerca, e di certo la 'società' non aiuta, perché ti 'dice' che finita l'università o fai un master o vai a lavorare o ti sposi. Ma tu pensi che sia troppo presto per il matrimonio, sempre se hai avuto la fortuna di essere fidanzato prima.
Così inizi a lavorare.
Lavorano tutti.

Arriva, poi, ad un certo punto che tutti si sposano, è la 'società' che detta legge. E che fai? Tu non ti sposi? Lo fanno tutti. Allora cerchi di risparmiare, perché non tutti hanno la fortuna di fare nozze spesate, di essere aiutati dai genitori.
Dopo alcuni anni arrivi al matrimonio. 

La 'società' sostiene che dopo meno di 3 anni devi avere figli. E che fai? Tu non ne fai? E allora giù a procreare tutti.
Sempre quella 'società' bastarda, dei tempi del liceo, ti dice che tutti fanno figli perché tu no?

E allora iniziano le prime rappresaglie, di coloro che non riescono al primo tentativo, e passa un anno, poi ne passa un altro e un altro ancora, gli anni di matrimonio aumentano, intorno a te figli a non finire e tu, lì, che tenti e ritenti e la 'società', invece di aiutarti, ti seppellisce ancora di più. Perché se due o tre anni dopo il matrimonio non fai figli, sei un diverso, sei catalogato come uno che figli non ne vuole, che non sa dove metterli, che la casa è piccola, che lo stipendio non basta, che la pazienza vacilla .... e sempre la stessa 'società' , quella dei tempi del lavoro, li continua a reclamare e tu, non sei riuscito ad omologarti in linea con il resto del mondo, tu sei l'unico senza figli, non per le mere dicerie di paese, non per tua scelta, ma perché così va la vita.

La vita che è una continua ruota che gira, perché poi quando arrivano i figli, si ripetono gli stessi errori che abbiamo vissuto noi, per conto dei nostri genitori. E l'omologazione continua. Arriva il battesimo, e la bomboniera mia dev'essere più bella della tua; arriva il 1° compleanno e c'è la gara della torta e dell'allestimento più bello; arriva la 1a elementare e il diario mio è più bello del tuo, arriva la 1a comunione e il ristorante dev'essere migliore di quello del tuo compagno, e poi arrivano le medie, e le superiori, e l'università e tutto gira e rigira, in un turbinio di scelte scapestrate perché così fan tutti, perché così va fatto. 
Ma chi lo dice? Dove sta scritto? Illuminatemi.
Che ad una mia affermazione sul cellulare no a 9 anni mi son sentita dire 'e ma così tuo figlio diventa un emarginato' ... ho perso le parole, come affermava Il Liga nazionale.

E così ti guardi dentro e cosa vedi? Vedi una persona che per una volta nella propria vita non si comporta come un pecorone, uno che siccome lo fanno tutti lo devi fare anche tu, perché io sono per la non omologazione, la diversità è bella, la diversità aiuta a lottare, ad essere fieri, ma soprattutto sottolinea chi sei. E tu sei uno che di figli ne voleva tre, ma che il destino, il fato o chi diamine sta dietro questa vita, non te ne ha mandato nemmeno uno.

E il mondo va così, la vita è piena di ostacoli, ma tu riesci ad affrontarli tutti, a  ritagliarti lo stesso un piccolo spazio nell'universo, un posto tutto tuo, dove nessuno ti dice più cosa fare, quale moda seguire, ti senti finalmente libero di scegliere e di essere te stesso.

Io sono me stessa e mi sento libera e nessuno, nemmeno la vita, potrà togliermi questo stato mentale.



Ingredienti:

215 gr farina di farro bio
100 gr mandorle tritate
75 gr zucchero muscovado 
2 uova
50 gr margarina
2 gr sale rosa dell'Himalaya
1 bustina lievito per dolci
30 ml liquore amaretto
100 ml latte di soia e riso bio
2 pere keiser

Procedimento:

Preriscaldate il forno a 190°.
Triturate le mandorle con un mixer, mettendone da parte 30 gr.

Nello stesso mixer unite alle mandorle, la farina, lo zucchero, il sale, il lievito, la margarina, le uova, il latte vegetale e il liquore, mixate fino ad incorporare tutti gli ingredienti.

Versare nello stampo, il mio di silicone e misura 26 cm.

Pelare ed affettare le pere a spicchi, adagiare premendo leggermente sulla superficie, cospargere con la restante granella di mandorle.

Infornare a 180° per 30-35 minuti forno statico.

Sfornare e far freddare. 



Con Questa Ricetta Partecipo Al Contest Di Ajò a Pappa!!!! 

Partecipo Alla Raccolta Di Serena E Arianna


54 commenti:

  1. A volte gli stereotipi rassicurano, sono più facili da gestire. Ognuno secondo me deve scegliere con coscienza e andare dritto per la sua strada! Magnifica torta, mi sembra di sentirne la fragranza.

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    1. Dici? Boh...non so se saprei seguirli, sono piuttosto anticonformista....però accetto il punto di vista.

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  2. Post bellissimo dovrebbero leggerlo tutti, altro che omologazione... I miei mi hanno sempre insegnato ad essere cio' che sono e non cio' che gli altri vogliono che sia. La vita dobbiamo farcela e non fare le cose che tutti fanno, purtroppo alle volte ci sono dei compromessi ma non bisogna mai arrendersi....
    la torta e' una vera delizia:)

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    1. Hai ragione, però secondo me i compromessi sono una cosa fare tutto tutto come il resto della massa un'altra. Il compromesso fa parte della vita, come l'affrontare il fare tutto uguale agli altri. Sono sottili differenze che fanno riflettere.

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  3. Ciao dolcissima!la torta è stupenda!!!buonissima..se c'è l'avessi davanti ne mangerei una bella fetta!!!^____^....ha proprio ragione dolcissima!!!!!!su tutto ciò che hai detto..questa società ci detta continuamente le regole..e ormai sembriamo tutti omologati.....se non fai ciò che fanno tutti ti guardano come se fossi alieno!..ma io sono d'accordissima con te..la libertà è importante e preziosa..e poi scusa ognuno ha la propria vita e il proprio modo di pensare...ed è giusto che ognuno scelga di viverla come vuole..^_^
    Un bacione e complimenti per la torta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!<3

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  4. Carissima hai perfetta ragione in quella che hai scritto. Il mondo non lo si può soddisfare mai. Meglio rimanere se stessi e non guardare altrove, far finta di non sentire quello che si parla attorno e non aspirare alle cose che gli altri aspirano. Se ti devo dire che io ho dei figli che si stanno laureando e hanno un cellulare del miglior prezzo che si trova in giro e non li vuole importare niente e di nessuno e al dire che il più grande fa l'università di informatica, ma non vuole corrompersi da nessuno e ne sono felice. Anche noi abbiamo un mondo tutto nostro, senza guardare a destra e a sinistra, ma piuttosto guardando verso l'alto da dove ci viene l'aiuto tutti i giorni. Mi piace il tuo modo di vedere le cose e mi medesimo in esse ! Buona giornata e un abbraccio ! Il Signore ti benedica grandemente !

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    1. Cara Claudia, sono felice che il messaggio che volevo esprimere sia arrivato chiaro e cristallino. Siamo comunque nelle mani del Signore, e dobbiamo fare del nostro meglio per non deludere noi stessi prima di tutto e poi il resto del mondo.
      Come in tutte le cose, non tutti comprendono il vero senso di ciò che si vive, ma fortunatamente alcuni sì, e va bene lo stesso, il bello risiede anche in questo.

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  5. La penso esattamente come te ma forse sono riuscita a "svegliarmi" un po' prima di commettere troppi errori..già dopo la maturità ho scelto la strada più controcorrente ho iniziato a lavorare, vivere da sola e poi convivere x molti anni con quello che attualmente è mio marito. Il cellulare l'ho preso a 15 anni ma solo perchè me lo ha regalato mia nonna, io nemmeno lo volevo..insomma sono sempre stata una pecora nera ma ne vado fiera e appoggio fermamente le tue riflessioni.
    Sono felice di sentirti libera e felice nonostante tutte le avversità che la vita ti ha messo di fronte..ti ammiro, 6 un esempio da seguire :-)
    Splendida anche la torta :-)

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    1. Grazie Consuelo, a volte sai che penso, che il vero Inferno lo stiamo vivendo sulla Terra. Cerco di ritagliarmi le persone giuste nel mio cammino, di non fare torto a nessuno, di andare per la mia strada con amore, rispetto e dignità, credo che siano queste le cose davvero importanti, tutto il resto è...noia! ^_^

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  6. Io penso che chi ha il coraggio di non seguire la massa, è se stesso; nella massa ci sono solo tanti individui tutti uguali che diventano un tutt'uno ma perdono la loro identità, chi sceglie di non farvi parte è perché è cosciente di avere una sua identità e in questo modo lo dimostra... e solo quelli come lui/lei che scelgono di essere liberi possono capirlo!
    Guarda: io non ho mai seguito le mode e tutt'ora faccio come ritengo sia giusto, ora che ho due figli (non voglio rinfacciartelo, spero tanto che anche tu un giorno provi la mia stessa gioia) meglio ancora: no videogiochi, no cellulari, si giochi all'aperto, con gli amichetti... a volte mi sento "diversa" perché quello ce l'ha, anche l'altro ha il tablet, ma sai una cosa? non me ne frega niente!! io compatisco quei genitori che danno queste cose hai figli perché a 10 anni non ne hanno bisogno!! questo è il mio pensiero e se qualcuno lo dovesse leggere e offendersi, mi dispiace per lui/lei, ma non sono d'accordo!!
    Noi abbiamo promesso a Riccardo che gli regaliamo il cell se riesce a passare gli esami di terza media, ma è giusto per sentirmi più tranquilla, perchè quando andrà a studiare alle superiori in città e dovrà prendere due autobus, se gli succede qualcosa può sempre chiamarmi. Tutto qua.
    E se qualcuno mi dice che sono scema a pensare/agire così, lui si tiene il suo parere, io il mio e vado avanti per la mia strada...
    Posso solo darti un piccolo e modesto consiglio? Guarda il bicchiere mezzo pieno, non mezzo vuoto: hai un uomo che ti ama, una tua famigliola seppur piccolina; ci sono donne che non hanno nemmeno quello, un compagno che ti sta vicino e ci si supporta a vicenda nei momenti difficili....
    Spero che non ti offenda per quello che ti ho detto, in caso ti chiedo anticipatamente scusa se mi sono permessa.
    Cambiando discorso, sono ancora in tempo per venire a fare merenda con questa tortina? Così ti do un abbraccio di persona, cosa dici?
    Intanto ti mando un bacione e buona serata.

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    1. Cara Stefania, giusto per rincuorarti, ti scrivo che io, il mio bicchiere, non lo vedo ne mezzo pieno ne mezzo vuoto, per me è stracolmo, ed è proprio perché mi sento bene con ciò che ho e con ciò che sono che ho pubblicato questo post.

      So anche che ognuno è libero di fare e dire ciò che vuole, sono sempre stata per la libertà di parola e di pensiero, per questo mi sono espressa in questi termini.

      Non mi offendo per un pensiero dettato dal momento, ci mancherebbe, ognuno è libero di scrivere ciò che si sente, sempre restando nei limiti dell'educazione, e tu lo hai fatto, ti sei espressa, ed io ti ho risposto.

      Per quanto riguarda il cellulare a tuo figlio è leggermente diverso da quello che ho scritto io, io mi riferivo ad un bambino di 9 anni che viene scarrozzato ovunque egli vada, perciò mi chiedevo un cellulare a cosa servisse. Nel tuo caso, con un figlio di quasi 14 anni che viaggia da solo, sarei la prima a fornirgliene uno, con tutto ciò che si sente dai telegiornali, ci mancherebbe.

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  7. I TUOI PENSIERI SONO ANCHE I MIEI, LAVORO A SCUOLA, NE VEDO DI TUTTI I COLORI E SONO PREOCCUPATA PER I MIEI FIGLI, PER COME VA IL MONDO, ANCH'IO HO UNA TESTA PER PENSARE E NON VOGLIO ESSERE UGUALE AGLI ALTRI. PIU' O MENO ANCHE IL MIO CAMMINO E' STATO COME IL TUO, SOLO CONTINUA A LOTTARE, NON TI ARRENDERE, TI SONO VICINA, LO SAI. QUESTA TORTA E' MERAVIGLIOSA, ADORO LA FARINA DI FARRO, PROPRIO OGGI HO FATTO UNA TORTA CON QUESTA FARINA CON LE MELE PERCHE' UNA MIA COLLEGA NON PUO' MANGIARE ALTRE FARINE, QUINDI AMO QUESTE TORTE!!!!!BACI CARA, SABRY

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    1. La mia strada è stata in salita, lo sapete, in parte, ve l'ho raccontato, ma non mi sono mai arresa, se lo avessi fatto non sarei qui a colloquiare e a confrontarmi con voi, il punto è che ci sono alcuni giorni che mi va di mettere in chiaro dei punti che mi ronzano in testa, e allora scrivo....nero su bianco e quando lo leggo sono fiera di averlo esternato. Sempre meglio fuori che dentro come diceva il buon vecchio Shrek ^_^

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  8. Ti abbraccio...stretta stretta... e sappi che la penso come te!
    Ti rubo una fetta di torta!

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    1. Felicissima Michy di ricevere il tuo abbraccio caloroso ... non disdegno mai una coccola fatta bene ^_^

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  9. Valentì... sto post, torta a parte mi ha messo tristezza... perchè hai ragione. E se proprio vuoi sentirla tutta, le mie figlie prima delle medie il cellulare non lo hanno avuto/non lo avranno, e sai cosa? Sono delle emarginate. Per fortuna la grande ormai ha capito che quella condizione di emarginata l'ha aiutata a crescere e ad essere una persona originale e non il pecorone che dici tu. La seconda che anocra non è dotata di telefono, ancora patisce le amichette che già hanno il gruppetto whatsapp e non la chiamano manco per una pizza (già le madri insegnano questo)... detto questo, confermo che se le mie figlie sono emarginate ne sono orgogliosa... quindi hai fatto bene a perdere le parole!!!
    La torta è uno spettacolo!!! Un bascione

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  10. Carissima, la penso come te, l'importante è essere se stessi e fare ciò che il tuo cuore ti detta! Golosissima la tua torta, complimenti! Un abbraccio!

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  11. sai cosa ho visto ieri? una ragazzina di 5 elementare con il tablet! Ora io sarò antica e controccorrente ma io a mia figlia il cellulare lo ho comprato in primo superiore, forse più per stare tranquilla io....... Comunque complimenti per questa torta è golosissima!
    baci
    Alice

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    1. In prima superiore, come ho scritto a Stefania, è più che normale.
      Io lo ricevetti a 18 anni, ma erano anche i primi anni che l'' aggeggio infernale' (come lo definisco io) andava in giro.
      A questa età va bene, anche perché l'adolescente inizia ad entrare nel mondo degli adulti, e ad andare in giro da solo, rispetto alle scuole medie in cui viene accompagnato A/R ovunque dai genitori, per questo reputo che sia inutile.
      Sono per le care e vecchie telefonate di una volta che quando si organizzava un party o una merenda tra amici ci si invitava così, ora con questi social non ci si capisce un tubo e le prime che sbagliano sono le mamme che controllano il traffico, perché costa tanto fare una telefonata a chi non ha il cellulare (in risposta a Patrizia) per la gioia di fare giocare le figlie tutte insieme senza emarginare nessuno?! Boh a volte mi sento davvero un'aliena in questo mondo di fretta e omologazione, appunto.

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  12. Ho letto tutto d'un fiato il tuo post. La ricerca di sè stessi è un cammino che dura tutta la vita. Tu di strada ne hai fatta parecchia, anche i tuoi dolci lo dicono: per nulla omologati. Continua così, Vale ! Un abbraccio

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    1. Cara Cristina ti abbraccio forte forte e ti ringrazio, amica mia.

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  13. Brava non barattare mai la tua liberta' ,tu sei normale non "loro"....pero' quelloc he hai scritto e' verissimo e mi hai anche fatto commuovere in certi punti perche' le persone certe volte sanno essere cosi' poco sensibili e indelicate (che ne sai tu di me????che ne sai se non voglio figli o se mi sto' facendo un mazzo cosi ' per averne?'cosa sai del mio dolore e di quello che provo??)tutti bravi con i sentimenti degli altri!!!!!ti abbraccio forte forte

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    1. eeeee cara Cinzia qui poi apriamo un altro capitolo che è meglio lasciare sotto coperta, credimi. Ti ringrazio comunque per la tua sensibilità e il tuo parere a riguardo.

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  14. Scusa presa dal discorso (mi sono anche agitata un po') non ti ho detto che la tua torta e' fantastica!!!

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    1. No tesoro, stai tranquilla, è tutto a posto, la torta è finita giusto il tempo che si è raffreddata, ahahaha, tra me e mio marito, mentre leggevamo i vostri commenti, ha fatto il fumo....incorreggibili!

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  15. condivido completamente!!! anche questo dolce delizioso!!!

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  16. Con il tempo ho imparato a sentirmi libera e respiro finalmente solo ciò che mi piace...cerco di otturarmi il naso quando sento scie che non mi garbano!Invece la tua torta lascia solo profumi,è deliziosa!
    Un abbraccio cara,sei sicuramente bella nella tua"unicità"!

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    1. Grazie Damina, ciò che hai scritto mi ha riempito di gioia!
      Un abbraccio forte.

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  17. Gran bel post Vale, io la penso esattamente come te!!!
    C'è da farsi il sangue amaro per cui meglio addolcirsi con una fetta della tua golosissima torta!!
    Un mega bacio e buona serata
    Carmen

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  18. Eh, cara Valentina, com'è dura lottare contro gli stereotipi! io ho passato la vita a proporre alle scuole progetti didattici sulla non- omologazione, me ne fosse mai passato uno! Nel mio piccolo io lo faccio, anche perché ogni giorno misuro i danni di chi fa figli perché è suonato il campanello biologico o perché i figli vanno fatti (faccio l'educatrice di Nido). e vedo famiglie su famiglie che si sfasciano perché create solo perché a una certa età tutti lo si deve fare, e bambini che diventano terribili perché generati solo come status simbol, come se fossero borsette firmate o stivali alla moda. Consoliamoci con le piccole gioie quotidiane. Tra le quali questa torta squisita! Un abbraccio, cara Valentina

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    1. Magari avere un'educatrice come te qui....non ti dico com'è la tizia che lavora al nido qui al paese, io categoricamente no, mio figlio, semmai arriverà, lo porterò al paese limitrofo, non sia mai che me lo fa crescere storto.
      Per quanto riguarda ciò che scrivi in effetti molte persone il senso materno e paterno neanche sotto le scarpe si trova, ma lì il buon vecchio 'stato' non mette bocca....e mi fermo qui.....altrimenti giù botte...verbali..

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  19. E poi ti ritrovi donne che fanno i figli perché "devono" farli in quanto alle soglie dei 40 anni non sono ancora madri, ma permettimi di dire che potevano rimanere "non madri" visto che non sanno nemmeno di averli questi figli (lo dico per conoscenza di una situazione).
    Vai avanti per la tua strada e gustiamoci questa torta fantastica :)
    Un bacio

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    1. D'accordo con te Dany....è che qui nel nostro bel paese non ci sono controlli adeguati .....e va beh....anche questa da sopportare...

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  20. Troppo golosa questa torta.. e tanto invitante!!!

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  21. Mai sopportati i luoghi comuni e l'omologazione, su questo non potremmo essere più d'accordo con te. E poi la gente che non si fa i fatti propri, ma deve puntare il dito con le domande, facendoti sentire inadeguata proprio non la possiamo tollerare. W la tua libertà Valentina, la tua e la nostra!
    Bellissime le foto e la torta deve essere uno spettacolo!!!!
    Un abbraccio

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  22. Ho letto tutto ciò che hai scritto e in tante cose mi sono riconosciuta. Fin quando ero alle superiori era tutto un DEVI fare, DEVI avere. Da quando sono andata all'università piano piano ho cominciato a capire il valore dell'essere e del voler compiere una scelta, senza i "devo". E' difficile e non sempre gratifica, ma pensare a ciò che noi vogliamo davvero è l'unica cosa che paga.
    Bellissima torta, ho l'acquolina!! Bacione

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    1. Quando ci rendiamo conto cosa vogliamo noi e non ciò che detta la 'società' nace l'incomprensione e la rinuncia da parte di quelle persone che credevi vicine ma invece erano lontane, e forse, tutto sommato quando succede, tiro un sospiro di sollievo perché significa che sto procedendo per il verso giusto, tralasciando la negatività e il finto perbenismo per la realizzazione della mia vita e non della loro.
      Concetto contorto (è l'ora), ma spero di essermi spiegata.

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  23. Bellissimo post!!
    Buona domenica!! ^_^

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  24. Sono assolutamente d'accordo con te! E allora festeggiamo con questa buona torta, un abbraccio

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  25. odio l'omologazione ognuno deve essere libero di fare le sue scelte in libertà e senza essere additato da nessuno. La torta mi piace un sacco, un bacione
    Miria

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  26. Vale,
    credo che la capacità di distinguersi dalla massa sia una cosa che si acquisisce insieme alla consapevolezza di sè.. e ovviamente ognuno ha i suoi tempi e non è neanche detto che tutti ci arrivino :)
    La cosa più importante è trovare soddisfazione in ciò che si ha ed essere circondati da persone che ci amano, come ben sai, non ha prezzo. Se poi uno riesce a ritagliarsi dei momenti per le cose che ama fare, allora è davvero il top ;)
    E tu questi dolcini li fai proprio bene, cara.. ma sai che sto attraversando un periodo di rifiuto per dolci farciti ed elaborati? Devo aver fatto indigestione negli anni scorsi! Ora ho solo voglia di cose semplici e coccolose :*

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    1. Bene allora sei nel posto giusto.....ultimamente intingolo poco ^_^

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  27. Che belle parole! Hai ragione..tutta la nostra vita è dettata dalla società e chi non vuole seguire gli altri viene considerato pazzo, strano..nessuno si chiede come mai sia diverso e se la sua ricchezza stia proprio nella diversità! Perché la vera capacità di una persona è riuscire a differenziarsi..ad essere diverso e seguire un proprio equilibrio interiore! Brava..continua cosi e arricchisci te stessa!

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