Oggi è stata una
giornata rustica, per non dire campagnola. Un caldo talmente forte, fastidioso,
indolente che se fossi stata un ghiacciolo mi sarei liquefatta in un nano
secondo, un caldo torrido, di quelli che anche se ti metti sotto un getto di
acqua fredda continui a sentire caldo perché l’acqua diventa tiepida, sapete,
lo conoscete, quel caldo odioso che vi si appiccica alla pelle e che l’aria
condizionata peggiora il senso di intolleranza, perché se prima vi sentivate
bagnaticce dopo una bella botta di aria condizionata – tipo fuori 45° dentro
24° - vi sentite secche, come risucchiate in un vortice e se vi toccate la
pelle la sentite secca, ma di un secco che neanche un’abbondante spalmata di
crema nutriente vi può lenire la sensazione di arido sull’epidermide. Insomma
un caldo che ha abbondantemente smaronato, in termini tecnici … inoltre fosse
solo questo a dare rusticità alla giornata, si aggiunga il fatto che in
procinto delle partenze estive una non sappia più cosa indossare visto che
tutto è lavato, stirato e riposto per essere messo in valigia e deve indossare
capi improbabili che con questo caldo oltre che essere ridicola è anche appunto
campagnola (immagine pietosa di me stessa e del mio abbigliamento), non poteva
mancare come inno alla giornata in questione anche un dolce rustico, la ricetta
in questione l’ho estrapolata da una rivista (non chiedetemi quale la memoria
fa cilecca), vi dico soltanto che era una rivista da parrucchiera, quindi una
di quelle striminzite da spetteguless che si leggono per ammazzare il tempo
prima che tu ammazzi la parrucchiera per il tempo che impiega a fare una messa
impiega (scusate il gioco di parole), ahaaaaaa (sospiro), oggi è proprio un momento rustico –
catartico, direi, insomma è una ricetta che mi ha ispirato tanto, perché usa un
ingrediente a prima vista ‘strano’, ma rustico per l’occasione, il mais, ma non
l’amido di mais, proprio i chicchi di mais e la semplicità è spaventosa,
bisogna solamente mescolare tutti gli ingredienti, infornare, chiudere la
cucina a chiave e allontanarsi il più lontano possibile dai suoi 180°, e
aspettare di assaggiare questa prelibatezza rustica.
Pertanto vi
passo la ricetta.
Ciambella ‘Rustica’
Ingredienti:
120 gr farina gialla fine (per intenderci quella della polenta)
120 gr farina 00
280 gr mais al naturale sgocciolato
60 gr zucchero
1 bustina lievito per dolci
2 uova
250 ml latte
40 gr margarina (o burro)
2 cucchiai granella di zucchero
Procedimento:
Versate in un recipiente le due farine e il lievito setacciati.
Unite poi il mais sgocciolato, lo zucchero, il burro sciolto a
bagnomaria, le uova
e il latte versato a filo.
Amalgamate tutti gli ingredienti finché l’impasto sia omogeneo.
Versate in uno stampo a ciambella e cospargete in superficie
della granella di zucchero.
Infornate a 180° per 50 minuti.
Lasciate riposare su una griglia,
poi una volta freddo, se volete, potete
spolverare di zucchero a velo.
Nessun commento:
Posta un commento