Io Nacqui. Torta Black And White Cascata Di Fiori

Quel lontano 8 giugno del 1977 mamma mi racconta sempre, era un mercoledì pomeriggio, quando verso le 18.30 venni al mondo.

In reparto non credevano ai loro occhi. All’epoca non c’erano ecografi e mia madre e mio padre non seppero se aspettarsi un altro maschio o una femmina che tanto agognavano, i nomi erano già prestabiliti, Maurizio se fossi stato maschio e Valentina se fossi stata femmina (Grazie Dio per la tua scelta!). Mamma tribolò, e non poco, povera, una martire, con lei il detto ‘far uscire un cocomero da un limone’ aveva un senso. Quando venni al mondo dopo un’infinità di spinte e di punti, mi raccontano, perché la dovettero tagliuzzare e non poco, lì sotto, l’ostetrica urlò “Mio Dio quanti capelli! E che è? Un Torello!!!”. Mio padre si diede subito per vinto, pensò, ecco è arrivato un altro maschio, no che non fosse felice, ma ci aveva fatto tanto affidamento nella femmina e mia madre stravolta dal parto restò in silenzio. Ad un certo punto l’ostetrica mi voltò e disse “Caz*** è pure femmina!!!!” e qui l’urlo di gioia di mio padre fu chiaro e distinto. Non ci potevano credere soprattutto nei miei carismatici 4.550 kg (e 55 cm di altezza), peso non del tutto passato inosservato, tanto che nel reparto tutti mi chiamavano il Torello e quando venivano alla nursesy a vedere i pupi appena nati, io ero lì, nella mia tutina rosso acceso, e mamma mi dice sempre che io ero il Gigante e tutti gli altri bimbi i Lillipuziani, in confronto ero enorme oltre al fatto che c’erano poche femmine nate in quel dì. Quando arrivavano i parenti, tutti attaccati alla vetrata e ad esclamare “Madò quant’è grande quel bimbo”, poi quando vedevano che ero pure femmina, le esclamazioni a mille.

Come vedete mi distinguevo anche all’epoca.

Oggi, riguardando le foto di quel giorno, non sembro poi chissà quanto grande … forse non avendo pietre di paragone degli altri pargoli, non mi rendo conto, così mi apostrofa sempre mia madre, ma ero davvero enorme e soprattutto ero la copia sputata di mio padre, difatti mamma mi dice che sembrava come se avessero sostituito la testa di mio padre con la mia, per quanto ero somigliante. Dico la verità, è da pochi mesi, che specchiandomi, mi sono accorta della somiglianza pazzesca con il parente stretto, all’epoca e negli anni a seguire, non ci feci molto caso, evidentemente, come si passa una certa età, tutti i ‘difetti’ vengono a galla J .

Ditemi voi, come vi sembro?!

Ebbene ogni anno io festeggio la ricorrenza della mia nascita e non capisco le persone che non lo fanno: non sono fiere di loro? Di ciò che sono diventate? Non volevano nascere? Ogni volta mi porgo infinite domande sull’argomento, perché conosco tante persone che non vogliono festeggiare, ritenendo inutile o addirittura stupido l’evento. Io non sono di questo avviso, tutto qui. Festeggiare il giorno che mi ha dato i natali per me è un rito annuale, sempre. Ogni anno cerco di ritrovarmi con le persone che amo, a casa o altrove, non ha importanza, l’importante per me è spegnare la candelina che dà il rintocco dell’anno appena passato. Festeggiare per me significa stare in compagnia di parenti ed amici in un giorno in cui se non fosse stato per i miei non sarei mai esistita e non avrei potuto fare tutte le esperienze e la vita stessa che ho fatto finora e che andrò a fare. Sono fatalista ma anche ribelle,  e mi altero quando capita che quelle persone che non vogliono festeggiare se stesse, non festeggiano neanche me. Voi direte ‘sono scelte’ … ebbene sono scelte che non condivido affatto!

E poi il compleanno è un giorno che un po’ tutti si aspettano, una sorta di giornata di festa, come se in quel giorno tutto si dovesse fermare ed ognuno di noi dovesse vivere attimo dopo attimo, come per rivivere la propria nascita … conosco persone che si prendono anche un giorno di ferie da lavoro … questi sono i miei idoli, hanno capito ciò che intendo! Festeggiare ad oltranza, sempre e comunque!

Io sono così, mi piace festeggiare, come il compleanno ogni festività, dal Natale alla Pasqua, con anniversari ed onomastici, io festeggio sempre, poi leggete bene i nomi della mia famiglia e capirete il motivo: Io Valentina (e qui il martire S. Valentino la dice lunga), mio fratello Pietro (se non erro un Pezzo Grosso, uno dei dodici apostoli, considerato il 1° papa della chiesa cattolica), mio padre Antonio (anche qui non si scherza, a qualsiasi altro nome lo affianchi, è sempre un eminente della chiesa) ed infine mia madre Giuseppina (se non mi sbaglio, fu, il nome al maschile, sposo di Maria e padre putativo di Gesù) … insomma una famiglia dai nomi grossi! Come si fa a non festeggiare?!?

Così mi vedo ‘costretta’ ad ogni onomastico a fare regalini e telefonate di auguri, le mie specialità J !!! E lo faccio anche per altri membri della famiglia, non solo per loro, perché è nel mio DNA: IO DEVO FESTEGGIARE!

Non so voi, ma io sono così!

Quest’anno per il mio giorno ho organizzato tre eventi, in realtà due e ½ perché il terzo vorrei tanto che lo organizzase una certa personcina a me vicina … ma chissà.

Il 1° è una cena con tutte donne: cognate, cugine ed amiche in un ristorante di una cara amica.

 Il 2° un pranzo con i miei e il 3° … beh qui suspance!

Così ho avuto una settimana indaffarata nella preparazione di torte ed affini.

Questa per la cena con le ragazze (l’altra la vedrete in un altro post perché è lunghetta):

Per una grande serata una torta grande !!!

Base delle torte del 2^ e del 1^ piano: Pan di Spagna senza glutine da 15 uova, farcitura mascarpone, panna montata e Nutella uno strato e l'altro solo mascarpone e panna montata, bagna succo Ace con Strega, copertura crema al burro alla vaniglia e fondente di zucchero.
Decorazioni in fondente di zucchero tutte realizzate a mano e ghiaccia reale.

Sfondo: carta regalo Star.

E per finire, io e la mia grande torta, alla cena: