Oggi c’è tradizione nelle mie mura domestiche, sento profumi di
altri tempi, profumi sempre ricercati in casa di mia nonna, quando si
apprestava a preparare tutti quei buoni manicaretti che ci faceva gustare il
giorno di Pasqua.
La mia nonna è stata per me una seconda mamma, quando ero
piccola, io e mio fratello siamo cresciuti nella sua casa, mia mamma all’epoca
ci lasciava da lei prima di andare a lavoro, ed era una gioia per noi due. Avevamo
degli amichetti che abitavano lì vicino, e mentre mio fratello scendeva sotto a
giocare a pallone, io mi rintanavo nella cucina con la mia nonna e la osservavo
preparare la chitarrina (pasta fresca tipica abruzzese), la sfoglia per i
cannelloni, mentre il sugo di carne sobbolliva sul fornello bianco, lo ricordo
ancora, non lo cambiò mai, ci era affezionata, e tutto in cucina sapeva di
buono. La mia nonna era mattiniera, si destava all’alba e con le uova fresche ci
preparava i “cuccù” ossia lo zabaione, perché questo nome? Ebbene era il rumore
che faceva la forchetta tra le pareti della tazza … noi lo chiamiamo ancora
così J .
Poi c’erano loro, la pupa e il cavallo, perché all’epoca non si
usavano le uova pasquali, troppo care per le nostre tasche, e così nonna si
metteva di buona lena, sapete, con 2 nipoti femmine e un maschietto (poi siamo
diventate 4 nipoti femmine e due nipoti maschi) doveva per forza di cose
iniziare prima del tempo. Le decorava e mi aiutava a farlo, con le uova sode,
cotte in precedenza e tutti quei confettini colorati da inserire sulle loro
superficie, io mi divertivo un mondo. Poi cuoceva la carne in forno e non solo,
faceva piatti tipici per le nostre festività, come agnello ‘cac’e ovo’, una
prelibatezza d’altri tempi, appunto.
Tra tutte queste cose aveva anche tempo di preparare la 'Pizza' di
Pasqua, un dolce tipico abruzzese, fatto di pochi e genuini ingredienti, che
sempre erano presenti nella cucina della mia nonna. Anche lì le davo una mano,
seduta in ginocchio sulla sedia, troppo bassa per arrivare al tavolo da lavoro,
così nonna mi inseriva un cuscino sotto le ginocchia, ed io facevo capolino sul
tavolo, tra la farina, le uova e gli zuccherini. Lei con le sue mani ossute,
era già anziana all’epoca (se contate che si è spenta due anni fa, a 96 anni), ma
tanto fini e gentili, la fede sempre presente sull’anulare destro con il ferma
fede d’oro tempestato di mini croci, un regalo di nonno, mi diceva.
Si apprestava ad impastare gli ingredienti mentre io che la
tempestavo di domande, e lei indaffarata cercava di convincermi a tornare a
letto, mentre rispondeva amorevolmente dicendomi di non far rumore per non
svegliare mia cugina, più piccola di me di 5 anni. Ero contenta che lei dormiva
ed io ero con nonna, a carpire qualche segreto, chissà … in realtà delle
domeniche trascorse in cucina con nonna ricordo con tanto affetto ogni sua
azione, ogni suo movimento, era così leggiadra nella sua piccola cucina ed ogni
volta che ci rientro (ormai è una casa chiusa) ho un tuffo al cuore, e tutto ciò
che da piccola sembrava enorme, ai miei occhi di adulta è tornato tutto nella
giusta proporzione, così come la dispensa, il divanetto dove si riposava tra
una preparazione e l’altra, lo stipetto vicino al fornello, e tutti quei
ninnoli ricordo dei viaggi dei miei zii che facevano da cornice ai mobili della
bianca cucina.
Un tuffo nel passato, un tuffo nei ricordi, che spesso mi capita
di rivivere quando propongo un piatto di nonna, che per quanto possa essere
simile, non sarà mai uguale a quello che preparava lei.
Mi diceva sempre “le cose fatte col cuore sono sempre le più buone”, e
aveva ragione, la cucina (la pasticceria nel mio caso) fatta con amore,
passione e dedizione si sente tutta ad ogni assaggio, ad ogni morso.
Grazie nonna per avermi trasmesso questo amore per la buona
tavola, grazie per il tuo tempo trascorso con me, grazie per avermi aiutata a
crescere ed avermi fatto tanta compagnia, mentre aspettavo il ritorno da lavoro
di mamma, grazie per avermi amata incondizionatamente.
Ti amo tanto e ti auguro di riposare nella pace del Signore.
Ingredienti:
500 gr farina Manitoba con lievito madre*
(* in sostituzione 20 gr lievito di birra)
4 uova intere
80 gr burro morbido
200 gr zucchero semolato
q.b. aroma naturale limone
q.b. aroma naturale fiori d'arancio
Ingredienti Per Decorare:
1 tuorlo
q.b. granella di zucchero per decorare
Procedimento:
Unire nella planetaria tutti gli ingredienti ed impastare per circa 20 minuti.
Foderare uno stampo (il mio misura 24 cm) con carta forno, adagiare al centro l'impasto, stendendolo verso i bordi con le dita,
ricoprire con un telo e farlo riposare in luogo caldo per 40 minuti.
Trascorso il tempo, riprendere lo stampo, spennellare il tuorlo sulla superficie e cospargere abbondantemente di granella di zucchero.
Infornare a 180° per 35/40 minuti o finché non dora la superficie.
Sfornare e far freddare su una griglia.
500 gr farina Manitoba con lievito madre*
(* in sostituzione 20 gr lievito di birra)
4 uova intere
80 gr burro morbido
200 gr zucchero semolato
q.b. aroma naturale limone
q.b. aroma naturale fiori d'arancio
Ingredienti Per Decorare:
1 tuorlo
q.b. granella di zucchero per decorare
Procedimento:
Unire nella planetaria tutti gli ingredienti ed impastare per circa 20 minuti.
Foderare uno stampo (il mio misura 24 cm) con carta forno, adagiare al centro l'impasto, stendendolo verso i bordi con le dita,
ricoprire con un telo e farlo riposare in luogo caldo per 40 minuti.
Trascorso il tempo, riprendere lo stampo, spennellare il tuorlo sulla superficie e cospargere abbondantemente di granella di zucchero.
Infornare a 180° per 35/40 minuti o finché non dora la superficie.
Sfornare e far freddare su una griglia.
Con Questa Ricetta Partecipo Al Contest Di Aria in cucina
Con Questa Ricetta Partecipo Al Contest Di Kucina di Kiara
Che belli i ricordi e i profumi di quando si era bambini! La tua pizza di Pasqua è davvero molto bella a vedersi e sembra anche molto soffice! :-) Tanti auguri per una serena Pasqua e a prestissimo! :-)
RispondiEliminagrazie è stata molto apprezzata nella vigilia e nel giorno di Pasqua per la colazione!usanza di qui!
EliminaMi hai commosso, hai descritto così bene la tua nonna che mi sembrava quasi di essere presente nella sua cucina.
RispondiEliminaAnche la mia nonna cucinava ed è lei che mi ha trasmesso la passione per la cucina, ma ogni volta che ripropongo i suoi piatti non hanno mai lo stesso sapore, i suoi erano sempre meglio :)
Golosa questa pizza. Auguro a te e alla tua famiglia una Serena Pasqua
eheee hai ragione Dani, è proprio così, i piatti preparati dalle nostre nonne avevano una marcia in più....ma sono sicura che anche noi, alla loro età, faremmo faville perché avremmo anche noi anni e anni di esperienza sulle spalle come bagaglio culinario....lo sapranno dire i nostri nipoti poi!
EliminaRicordi bellissimi!!!! e che bella pizza di pasqua!!! è vero,le cose fatte con il cuore sono le piu buone!!! felice pasqua
RispondiEliminagià....i ricordi aiutano a non dimenticare questi dolci.....che per un po' ho lasciato nel cassetto....
Eliminaè davvero una bellissima ricetta! spero che la tua mamma stia bene, io ho la nonna in ospedale in questi giorni e come tu ben dimostri le nonne sono così preziose...la mia mi ha cresciuta quando ho perso la mia mamma....ma non è mai stata brava in cucina! In bocca al lupo per tutto e grazie di aver partecipato tra le tante difficoltà!
RispondiEliminaAria grazie. Mamma si è ripresa, oggi l'hanno dimessa dall'ospedale....spero che ora starà meglio.....in bocca al lupo per la tua nonna che anche se non era una brava cuoca sarà stata sicuramente un'ottima mamma in seconda!!!un abbraccio tesoro!
EliminaNe vorrei una fetta!!!
RispondiEliminaComplimenti!
Ciao Ciao!!!
Se ti va di passare di qua... ti aspetto... http://coeurdepaindepices.blogspot.it/
passo passo grazie per la visita!
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