Un'antica civiltà, un'antico forno, un'antica ricetta.
Protagonista indiscusso: il pane.
II secolo a.C. quando dalla panificazione casalinga si passò a quella professionale, creando attività di panettieri e vendendo i propri prodotti agli avventori.
Scenari di ordinaria quotidianità nella città di Pompei, precedente l'eruzione del vulcano che distrusse tutto, nel 79 d.C.
L'ingrediente principe del pane romano è il farro, già largamente usato nel mio blog in chiave moderna, ora riproposto qui in chiave antica.
La forma rotondeggiante, con intagli sulla superficie per facilitarne il taglio dopo la cottura.
Un'interpretazione personale, la mia, dedicata a questo affresco che campeggia nell'antica città campana.
Come potete notare le pagnotte sono prevalentemente rotonde ed intagliate.
Per i Romani il pane diventa parte integrante della struttura sociale ed è anche una semplice necessità quotidiana.
Il pane è vita.
Ingredienti Per Il Lievitino:
100 gr farina di farro bianca biologica
100 ml acqua tiepida
130 gr lievito madre rinfrescato
Procedimento:
Unire tutti gli ingredienti in un recipiente e far lievitare a temperatura ambiente per 1 ora.
Ingredienti Per La Pagnotta:
200 gr farina di farro bianca biologica
200 gr farina di farro integrale biologica
2 gr di sale rosa
20 ml miele
40 ml acqua tiepida (facoltativo)
Procedimento:
Versare le farine, il sale e il miele nella planetaria, aggiungere il lievitino cresciuto.
Se il composto risulta troppo duro, aggiungere l'acqua facoltativa.
Impastare per qualche minuto, affinché il panetto risulti liscio e sodo.
Pesare il panetto, il mio era 760 gr, suddividerlo in due parti uguali.
Stendere con un mattarello dando uno spessore di circa 1 cm e mezzo e conferirgli una forma tonda di circa 20 cm.
Proseguire allo stesso modo con la seconda metà.
Adagiare le due metà, una sull'altra, infarinare leggermente ed intagliare con una lama affilata, mono porzionando la superficie.
Cuocere nel forno caldo a 200° per 40 minuti circa.
Sfornare e lasciare raffreddare a temperatura ambiente, prima di suddividerlo ed assaporarlo con burro, affettati, o in ciò che più vi aggrada.
Io non ho resistito e da caldo
l'ho assaporato con fettine di burro e tutto è volato via...il profumo e il sapore del pane appena sfornato, guarisce ogni stato d'animo.
Questo poi con la crosticina croccante e la mollica morbida è un toccasana per i palati più difficili.
Io non ho resistito e da caldo
l'ho assaporato con fettine di burro e tutto è volato via...il profumo e il sapore del pane appena sfornato, guarisce ogni stato d'animo.
Questo poi con la crosticina croccante e la mollica morbida è un toccasana per i palati più difficili.
Con Questa Ricetta Partecipo Al Contest Di Panilibrienuvole
Bellissimo questo pane, complimenti :)
RispondiEliminaUn bacione :)
Grazie ♡♡♡
EliminaCiao Valentina! Grazie per questa ricetta, mi sembra quasi di sentire il profumo del pane caldo...e quel velo di burro con cui l'hai gustato...che bontà!
RispondiEliminaDavvero una bella ispirazione, forse la più "antica" di quelle arrivate fino ad ora e quindi particolarmente affascinante...ancora di più per gli appassionati di storia antica! :-) Assomiglia davvero a quei pani esposti nell'affresco...bravissima!
Grazie di aver partecipato e buona giornata!
Alice
Grazie a te e a questo bellissimo contest!!!
Eliminabellissimo! devo provare, io avevo fatto un pane al farro ma avevo tagliato la farina con la 0 e impasto diretto :-)
RispondiEliminaun abbraccio e buon week end
raffaella
Io lo uso sempre da solo o con altra farine ai cereali e il risultato è sempre ottimo...ora non guardare la fetta compattissima perché era bollente, altrimenti è perfetta!
Eliminache meraviglia trovare le origini dei piatti, bellissimo il tuo pane, da' tante soddisfazioni sfornarlo a casa!!!Anch'io lo mangio sempre caldo non so resistere!!!!Baci Sabry
RispondiEliminaA chi lo dici Sabry per me è una droga, caldo caldo con la crosticina croccante.
EliminaUn bellissimo pane e poi, sei come a casa mia che non si resiste se non si taglia ancora caldo. Come si fa a resistere, troppo buono ! Buon fine settimana !
RispondiEliminaDifatti resisto poche volte a non affettare...eheheh
EliminaHa un aspetto incantevole O_O complimenti Vale e grazie x le interessanti nozioni storiche ^_^
RispondiEliminaFelice we e a presto <3
Eeeeee Consu tu sei sempre un tesoro...♡
EliminaUn post davvero interessante e un pane che fa venire voglia di allungare la mano e prenderne un pezzo! Bravissima! Un bacione e buon weekend :) :**
RispondiEliminaGrazie Vale, un abbraccio forte.
EliminaGrazie per le informazioni sull'origine di questo pane che è invitante!
RispondiEliminaGrazie a te per la visita.
EliminaMolto interessanti le nozioni che ci hai regalato ma il pane. ..... bellissimo! Anche a me piace molto il farro. Questo non me lo regali a Panissimo? :)
RispondiEliminaSì Terry .... solo che ho problemi di linea spero di riuscire ad inserirti il link da qui....
EliminaGrazie mille Vale!!
EliminaPanifico spesso, ma questa cosa delle due metà non l'ho mai provata... mi hai dato un'ottima idea, sono curiosa di vedere come viene!
RispondiEliminaL’angolo della casalinga, ricette veloci e facili
Viene bene. In lievitazione si amalgamano e crescono insieme...
EliminaIdea meravigliosa e ottimo e curioso pane!
RispondiEliminaBuona settimana, cara :)
Grazie Angela...lo credo anche io. ♡
EliminaBella proposta e bello leggere tutta la storia!!!
RispondiEliminaGrazie cara, felice che vi abbia incuriositi.
EliminaBellissimo post!!! Bravissima!!! ^_^
RispondiEliminaGrazie Roberta ♡♡♡
EliminaLa ringrazio molto per l'aggiunta di ricette per Akacjowy blog, saluti
RispondiEliminaNon scegliere a caso... se cerchi bene c è il prodotto giusto per te. Prova i semi di chia biologici. Vai su http://www.vitalbios.com/A/MTQ2NDgwMzgyNiwwMTAwMDAxMixzZW1pLWRpLWNoaWEuaHRtbCwyMDE2MDYyOSxvaw==
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